Piero Bucchi: Andiamo a Bologna con la serenità di chi sta facendo un buon lavoro con fiducia

Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, coach Piero Bucchi ha incontrato i giornalisti di televisione carta stampata e agenzie in vista della sfida con la Virtus Bologna

Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, coach Piero Bucchi ha incontrato i giornalisti di televisione carta stampata e agenzie in vista della sfida con la Virtus Bologna in programma domenica alle 17:30 alla Segafredo Arena.


"Siamo alla vigilia di una partita importante e di una settimana impegnativa, consapevoli che andiamo a giocare in casa dei campioni d’Italia ma siamo anche sereni per il lavoro fatto in questa settimana. È chiaro che la partita non è facile ma andiamo a Bologna con la serenità di chi sta facendo un buon lavoro con fiducia, determinazione e tanta voglia di scendere in campo dopo la sosta per misurarsi con gli avversari. C’è voglia di riprendere la competizione. Una delle cose importanti della partita sarà il controllo del pitturato, la Virtus è una squadra talmente completa che sul perimetro ha giocatori di talento eccellente – uno su tutti Teodosic- ma noi dobbiamo essere una squadra. Il nostro obiettivo è andare a Bologna come squadra cercando insieme di limitare il  potenziale elevato della Virtus".


Alla Segafredo Arena, al netto del risultato, si aspetta dei segnali di cambiamento dai suoi?


"L’obiettivo è cercare di vincere ma mi interessa vedere dei progressi difensivi e in attacco: sono sereno che ci possa essere qualche miglioramento. È vero che ci sono gli avversari ma sono convinto che il lavoro fatto possa cominciare a dare qualche segnale, ci saranno anche errori ma l’importante è che la strada sia quella giusta, quella intrapresa insieme, sono certo che si vedrà qualche progressivo miglioramento".


Come procede l’inserimento di Robinson?


"Credo che l’inserimento di Robinson sia importante perché è un giocatore che riesce a essere pericoloso per sé e soprattutto gli altri, abbiamo tiratori che devono essere innescati e lui è bravo, serve una buona circolazione di palla e limitare il numero di palleggi, chiavi fondamentali per avere un attacco fluido. Ho lavorato con lui un paio di mesi a inizio scorsa stagione, ma ne ho subito apprezzato la serietà, come ho già avuto modo di dire è stato uno degli ultimi a mollare in quella situazione assurda: è un ragazzo che ha una buona leadership, positiva verso i compagni, conosce la pallacanestro e la sa leggere molto bene. Penso che sia la scelta migliore che si potesse fare in questo momento".


Fonte: dinamobasket.com.

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