Piero Aradori: La salvezza? Io ci credo, noi ci crediamo. Il coro della Fossa mi ha aperto il cuore

Credits Ciamillo-Castoria

Pietro Aradori, leader della Fortitudo Kigili Bologna, ospite di Massimo Selleri sul Carlino dopo la grande prestazione contro Cremona

Pietro Aradori, leader della Fortitudo Kigili Bologna, ospite di Massimo Selleri sul Carlino dopo la grande prestazione contro Cremona.


SUL CORO DELLA FOSSA


«Felicissimo. Quando l’ho sentito a Sassari mi si è aperto il cuore e mi sono detto: ‘finalmente’. C’è da dire che me lo sono dovuto sudare parecchio, ma se è arrivato significa che hanno capito che ho sempre giocato al meglio delle mie possibilità. Semplicissimo, ma molto efficace. Aradori alè alè, Aradori alè alè».


SULLA SALVEZZA


«Io ci credo, anzi noi ci crediamo. Dobbiamo giocare 6 finali a partire di quella di domenica a Venezia e dobbiamo vincerne almeno 3 se non addirittura 4. Questo significa che dobbiamo avere un rendimento superiore a quello che abbiamo avuto durante il campionato. In pratica dobbiamo vincere la metà delle gare che fino a qui abbiamo vinto».


SUL SUO ESSERE GIOCATORE CHE DIVIDE


«No, anche se sono una persona che ascolta molto il parere altrui. Non si può piacere tutti e ci sarà sempre chi è pronto a farti un appunto. Io cerco di essere quello che sono, un giocatore che prova sempre di fare del suo meglio. La Fortitudo è una scelta di vita, sono qui da tre stagioni e mi fa piacere che il popolo dell’Aquila lo stia capendo. Purtroppo l’anno scorso non abbiamo avuto il pubblico nei palazzetti e capisco che dalla televisione certe cose non si percepiscano».


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