Gianni Petrucci, presidente della Fip, ha analizzato il presente e il futuro di Italbasket con l’inviato Cosimo Cito.
SULLA FINE DEL MONDIALE
«Mi sono preso le mie colpe, ma io non vado in campo. E non do colpe ai giocatori o all’allenatore. Ma i risultati non vengono».
SUI PERCHE’
«Un presidente federale non può creare giocatori, a quello devono pensare i tecnici, gli allenatori, gli scout. Io devo ringraziare le società e i presidenti, che sono stati disponibili a concederci i giocatori. La federazione non può fare nulla oltre quello che sta facendo. E’ innegabile che per alcuni la Nazionale sia diventata un peso».
SUL FUTURO
«Nico Mannion è fenomenale, e poi ci sono Spagnolo, Moretti e altri. Stiamo lavorando su DiVincenzo».
SUL SUO RUOLO
«Qualcuno ha scritto che dovrei dedicarmi di più a ricreare le basi del movimento piuttosto che alla battaglia politica dentro il Coni. Io ritengo che vadano fatte le battaglie che si possono vincere».
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