Per il finale di stagione dell’Eurobasket Roma si ripropone il problema dell’impianto di gioco
La società del quartiere Eur, quindi, non potrà disputare i restanti match (semifinale ed eventuale finale) nel proprio impianto del PalAvenali
In seguito alla parziale riapertura al pubblico – per un massimo di 500 persone al chiuso per gli eventi sportivi a partire dal 1 giugno – Lega Nazionale Pallacanestro ha comunicato a Eurobasket Roma l’obbligo di disputa delle gare interne in un impianto omologato per la Serie A2 (ovvero di 2000 posti a sedere).
La società del quartiere Eur, quindi, non potrà disputare i restanti match (semifinale ed eventuale finale) nel proprio impianto del PalAvenali.
Eurobasket Roma è già al lavoro al fine di poter disputare le prossime gare di playoff presso il Palazzo dello Sport dell’Eur, attualmente l’unico impianto della Capitale con una capienza atta a rispettare gli standard di Lega Nazionale Pallacanestro.
Nell’attesa di un preventivo per le spese da sostenere, la società del presidente Buonamici è già stata informata che il costo per singola partita risulterà maggiore rispetto a quello concordato ad inizio anno.
A fronte di spese che risulterebbero estremamente ingenti per ogni club di Serie A2, resta al vaglio ogni ipotesi alternativa, compresa quella di disputare le restanti gare casalinghe lontano da Roma.
La società è in costante contatto con la Regione Lazio e con il Comune di Roma Capitale al fine di dirimere la questione che si pone sia per finire la stagione attuale, sia per la problematica relativa all’impiantistica in vista del prossimo anno.