Pavia, il GM Caserio: Playoff e idee per coinvolgere la città

Le parole del nuovo GM di Pavia

Finora ha lavorato in silenzio, occupandosi della ricerca di nuovi partner e di molti questioni logistiche. Le scelte di mercato sono state, ovviamente, condivise dall’intera stanza dei bottoni anche se, per coerenza è stato il gm uscente Marco Pignanoli a sviluppare e chiudere gli accordi con i giocatori e i loro procuratori. Ora, a squadra definitivamente assemblata, è arrivato il momento di formalizzare un passaggio di consegna già previsto e annunciato, causa impegni lavorativi che renderanno impossibile a Pignagnoli continuare a mantenere un ruolo operativo in Omnia. Quella che segue è, dunque, la prima chiacchierata con Emanuele “Lele” Caserio nei panni ufficiali di general manager di Punto Edile Pavia.

Lele, partiamo da un doveroso ringraziamento a chi ti ha preceduto.

“Assolutamente. Marco Pignagnoli, ovviamente in simbiosi con l’intero staff, si è occupato di portare avanti la campagna acquisti e il merito di aver raggiunto praticamente tutti gli obiettivi che ci eravamo dati è suo. Purtroppo, quando siamo partiti a fare il mercato, qualche nostro giocatore aveva già deciso di prendere altre strade. Ma, da quel momento, sono arrivate solo prime scelte”.

Una tua valutazione sulla squadra allestita.

“Prima di ogni valutazione va premesso che siamo fermi da sei mesi, che ancora ci sono molti dubbi relativi all’eventualità di partire a porte chiuse. Non sarà facile per tutti i giocatori ritrovare la gamba. E’indubbiamente una stagione che si annuncia particolare in tutti i sensi. A differenza di quanto accaduto nel calcio, in cui la ripresa ha portato ad un calendario molto fitto e al fatto che i giocatori facciano davvero poche vacanze, nel basket potrebbero essere passati, da marzo a novembre, otto mesi senza fare una partita davanti al pubblico. Ma, ricordando le premesse di giugno, siamo innanzitutto riusciti ad allestire la squadra e, particolare non secondario, abbiamo costruito una bella squadra. Secondo le caratteristiche che piacciono al coach: rotazione a otto, almeno un paio di giocatori dai quali ci attendiamo il definitivo salto di qualità e mi riferisco a Donadoni e Dessì. Sperando, poi, che qualche ragazzino possa crescere all’ombra del nostro totem, Lele Rossi, un pivot che faceva la differenza in A2”

Una, ovvia, riflessione sulla composizione inedita del gruppo B.

“Dal punto di vista economico e logistico è davvero molto difficoltoso. Costerà tanto, ma siamo ripagati dal fatto che non ci sono tante squadre fortissime. Agrigento e Piacenza a parte, non ci sentiamo inferiori a nessuno”.

Un obiettivo ragionevole per questa stagione.

“Per quanto concerne il risultato sportivo, andare ai playoff. Altrimenti non avremmo preso sette senior, non avremmo firmato un giocatore come Rossi. La squadra deve avere ambizione. Per quanto riguarda la società siamo all’anno zero. Iniziamo a strutturarci in maniera diversa. La crescita si vedrà nelle prossime stagioni. Intendo a livello di coinvolgimento della città, del pubblico, delle realtà extra-sportive tipo l’università. L’obiettivo primario è andare a sollecitare una nuova fetta di pubblico, soprattutto giovane e farlo appassionare alla pallacanestro. Visto che nel DNA cittadino c’è, da sempre, la passione per il basket ma non possiamo limitarci a cercare di riportare al palazzo solo gli appassionati storici”

Il rapporto con l’amministratore unico di Omnia, Gianni Perruchon?

“Non solo io, ma anche i miei soci di Punto Edile abbiamo un’assoluta identità di vedute con lui su tutto quanto stiamo portando avanti. A prescindere dal fatto che si parli di pallacanestro, ci accomuna lo stile con cui vogliamo lavorare. Perruchon mi ha dato piena autonomia per quanto riguarda la parte sportiva e tutto quanto concerne il lavoro per varare iniziative a coinvolgimento della città. Ma, tengo a precisare, che qualsiasi iniziativa parta da me o da altre persone della società, sarà condivisa da tutti e con tutti. Questo sarà il principio che porteremo avanti. Io parlerò e metterò la faccia per quanto concerne l’ambito sportivo ma non a titolo personale, a nome dell’intera società”

Si cercavano risposte dall’imprenditoria locale, stanno arrivando.

“Questa è la cosa che mi sta dando molta soddisfazione. In risposta all’appello di Perruchon, ma anche in seguito a molti colloqui che ho avuto in questi mesi, stanno arrivando ingressi di nuovi sponsor. Situazione molto positiva, l’obiettivo è creare un tessuto fatto di tante piccole realtà che potrà crescere molto negli anni. Sicuramente Punto Edile ci consente di avere contatti diretti con molte società che entreranno a darci una mano. Lo ufficializzeremo a breve, ma abbiamo già definito una sponsorizzazione con Ecoedil, società di Sannazzaro de’ Burgondi che si occupa di smaltimento amianto e ristrutturazione edilizia. Ne arriveranno altri e, a breve, annunceremo anche qualcosa di molto più importante…”

Organigramma societario con molte conferme.

“Una base di ripartenza fondamentale. Tante persone le conosciamo già, la differenza sostanziale saranno le mansioni diverse e ampliate per qualcuno. Oltre alle riconferme di figure cardini come Gianni Perruchon e Antonio Lazzaretti, avremo Silvia Perruchon come vice-presidente. Il ruolo di Alberto Rai non sarà solo quello di team manager ma anche quello di affiancarmi in tutto e per tutto. Si interfaccerà con i giocatori ma mi darà una grossa mano nel cercare di reperire sponsorizzazioni, saremo praticamente intercambiabili. Spendo due parole speciali per Barbara Bandiera, cui sono legato da un affetto quasi simile a quello per mia madre. Rimarrà come presidentessa onoraria e spero di poter sfruttare le sue capacità e la sua esperienza per portare avanti alcuni progetti. Lei è uno dei monumenti viventi della pallacanestro a Pavia, sarà centrale nel nostro progetto”.

Qualche anticipazione sulle modalità di svolgimento della preparazione.

“Ovviamente coach Baldiraghi e il preparatore Firullo si occuperanno di quanto attiene agli aspetti tecnici. Dal punto di vista organizzativo posso solo anticipare che abbiamo raggiunto un accordo con l’Associazione Motonautica Pavia che ci ospiterà per il lavoro atletico, coi pesi e in piscina. Ripeteremo l’esperienza di aggregazione del gruppo e, per la prima settimana di lavoro, la squadra pranzerà insieme al PuraVida di San Martino Siccomario”

Prima del campionato, la Supercoppa, che valenza le attribuisci?

“Propedeutica alla stagione. Fondamentale per riavvicinare i giocatori alla competizione, all’agonismo. Nelle amichevoli si provano i giochi, si crea la chimica ma la sensazione del cronometro, degli arbitri, dei falli te la fornisce solo la partita che mette in palio due punti”.

Hai accennato al coinvolgimento del pubblico, attualmente sul campionato pesa l’incognita porte chiuse.

“Sì. Abbiamo in cantiere diverse idee per cercare di avvicinare il pubblico. Non voglio anticipare molto… ma avremo un inno… e vorremo sviluppare l’intrattenimento prima e durante le partite. Certo, con le porte chiuse, tutto si fermerebbe. Ma non dobbiamo sottovalutare un altro problema. Augurandoci la possibilità di avere pubblico pur rispettando il distanziamento sociale, ricordiamoci che il nostro impianto dovrà essere sottoposto ad alcuni lavori. C’è ancora tempo, ma mi auguro che i lavori comincino a fine agosto. In un anno già parecchio complicato per varie ragioni sarebbe paradossale non poter ospitare pubblico causa lavori in corso. Si vanificherebbero anche tutte le iniziative a cui stiamo pensando”.

Come vivi, a livello personale, il ritorno attivo nel mondo della pallacanestro?

“Sensazione bellissima. In primis sono tornato in un ambiente dove ho molti amici e davvero tante persone che conosco e che ho ritrovato. Mi stanno arrivando tante felicitazioni da ogni dove, mi ha scritto Oscar dal Brasile e tanti ex-giocatori come Paolo Monzecchi, Danilo Del Cadia, Paolo Coccoli e molti altri. Questo mi gratifica molto, la pallacanestro ha rappresentato una lunga e bellissima parte della mia vita. La differenza più evidente rispetto agli inizi del 2000, quando ho lasciato? Allora non esistevano i procuratori, oggi il mondo del basket gira attorno a loro”.


Fonte: Ufficio Stampa Omnia Basket Pavia.

Vai al sito

Potrebbero interessarti

Video