Partizan Belgrado, Lundberg: “Se ti chiama Obradovic, non c’è da pensare. Felice di essere qui”

Iffe Lundberg ha rilasciato la prima intervista da giocatore del Partizan Belgrado: queste le sue dichiarazioni.

Iffe Lundberg ha rilasciato a Mozzart Sport la sua prima intervista da giocatore del Partizan Belgrado. Queste le dichiarazioni dell’ex giocatore della Virtus Bologna.


Sul giocare nel Partizan Belgrado: “Sono entusiasta. Farò parte di un nuovo progetto, si sta costruendo una nuova squadra. Non potevo perdere l’opportunità di giocare a Belgrado: ogni volta che ho giocato contro il Partizan è stato incredibile. Mi sono sempre detto che un giorno avrei voluto giocare qui, sono contento che questo desiderio si è avverato. Sono in una squadra leggendaria, con un allenatore leggendario ed una tifoseria che è in fermento in tutta Europa. Mi sono davvero immaginato di giocare davanti a questi tifosi un giorno”.


Sulla chiamata di Obradovic ed il suo ruolo: “Coach Obradovic mi ha chiamato, credo stesse sondando il terreno per farmi venire a Belgrado. È stata una conversazione piacevole, non troppo lunga. Mi ha chiesto se fossi interessato a trasferirmi nel Partizan Belgrado, gli ho risposto che lo ero e ci siamo accordati rapidamente. Quando ti chiama un allenatore come Obradovic, non c’è nulla da pensare… È l’allenatore con più trofei nella storia di EuroLeague. Non ho parlato del ruolo che avrò in squadra o dei minuti che giocherò, non penso sia qualcosa da chiedere quando parli con Obradovic: posso essere titolare, come posso uscire dalla panchina, credo che potrò aiutare la squadra in diversi modi”.


Se ha parlato con qualcuno di ciò che lo aspetta: “Ho parlato con Jaleen Smith, ho un ottimo rapporto con lui perché ci ho giocato nella Virtus Bologna. Mi ha parlato della squadra, del coach, della società, del derby con la Stella Rossa… Ho avuto dei bei feedback. Non vedo l’ora di provare di persona cosa significhi giocare il derby a Belgrado”.


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