Pallacanestro e L’Arte dei Dadi: L’Intrigante Mondo dei Giochi di Dadi da Casinò

A primo impatto il basket e il gioco dei dadi non sembrano avere granché in comune

A primo impatto il basket e il gioco dei dadi non sembrano avere granché in comune. Il primo rappresenta uno degli sport più seguiti al mondo, con giocatori che sono diventati iconici come Michael Jordan, Shaquille O’Neal o Kobe Bryant. L’altro, invece, è un semplice gioco da casinò. Eppure queste due discipline condividono molto più di quello che si potrebbe immaginare.


Il Basket: uno sport che ha tanto in comune con il gioco dei dadi da casinò


La pallacanestro è un gioco in cui due squadre, composte da 5 persone, si sfidano su un campo di 15 metri di larghezza per 28 di lunghezza. Alle due estremità, ad un’altezza di circa 3 metri, sono posti i due canestri. Uno per ciascun lato del campo.


Scopo di entrambe le due squadre è quello di fare il maggior numero di canestri, così da ottenere più punti possibili durante il tempo di gioco. Ogni partita dura 40 minuti, con 4 tempi da 10 minuti ognuno. Ogni canestro può avere un punteggio diverso in base alla distanza da cui viene effettuato:



1 punto: ogni volta che si segna da un tiro libero. Questi sono una sorta di "rigori" del basket. Quando un giocatore che sta attaccando subisce un fallo vicino al canestro avversario avrà la possibilità di effettuare da fermo e senza difensori fino a un massimo di 3 tiri. Questa decisione spetta all’arbitro;


2 punti: se il canestro viene effettuato una volta oltrepassata la linea dei 3 punti;


3 punti: se si effettua un canestro oltre la linea dei 3 punti.

Così come per i giochi di dadi da casinò, insomma, la pallacanestro prevede regole precise e uno specifico sistema di punteggi. Potremmo dilungarci ulteriormente sulle tante sfaccettature che compongono una partita di basket ma non vogliamo prenderti altro tempo. Se ti stai chiedendo come mai si chiami basketball, devi sapere che è il suo reale nome. È uno sport nato negli Stati Uniti d’America, precisamente nella città di Springfield, come la nota cittadina del cartoon The Simpsons, e fu inventato da un professore di educazione fisica, tale James Naismith nel 1891.


Il gioco dei Dadi


A differenza del Basket, non è molto semplice individuare la data di nascita del gioco dei dadi. Diverse note storiografiche riportano come questi fossero molto adoperati in Asia diverse migliaia di anni fa. Infatti i dadi hanno una lunga storia, durante la quale sono nati giochi diversi che hanno subito nel tempo sostanziali modifiche.


Al momento esistono diverse tipologie di dadi. È possibile infatti trovare dadi a 4 facce, a 20, come quelli usati nel noto gioco Dungeons and Dragons, ma anche a 48 o addirittura sferici. Ognuno ha un utilizzo ben preciso ed è associato a un gioco. Naturalmente quelli più conosciuti sono i classici cubetti da 6 facce. I giochi più noti in cui vengono utilizzati sono:



7 – 11 o doppi: dove per vincere bisogna ottenere il numero 7, il numero 11 o due numeri doppi, ad esempio 2 e 2:
Sic bo: mentre un croupier agita 3 dadi i giocatori devono piazzare le loro scommesse. Si può scommettere sull’uscita di un numero specifico, su una combinazione o semplicemente se il valore totale sia pari o dispari.

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Così simili ma così diversi


Sono tante, insomma, le diversità che corrono tra questi due giochi. Uno è uno sport diffusissimo in cui si utilizza una palla e viene giocato in palasport e campi da gioco regolamentati. L’altro è un gioco da tavolo in cui si adoperano i dadi. Ma quali sono, dunque, i loro tratti comuni allora?



I punti: entrambi i giochi si basano su un punteggio. Non soltanto quello finale di una partita o il risultato totale dei dadi, ma tutti i numeri che circondano questi giochi. Nel basket è molto importante scegliere se provare un tiro da tre o cercare uno schema per uno da due, senza tralasciare l’importanza dei tiri liberi. I giocatori di dadi sanno che ci sono diversi numeri su cui puntare e sarà importante pensare alle probabili combinazioni;


La tensione: basket o dadi, la tensione è la stessa. I giocatori, i tifosi, chiunque stia lì a guardare ha il fiato sospeso fino all’ultimo secondo;


Strategia: se pensi che basti tirare una palla in un canestro o lanciare un paio di dadi ti sbagli. Ogni giocatore ha una responsabilità ben precisa e deve tenere sempre tutto sotto controllo. Non ci si deve affidare soltanto alla fortuna ma occorre adottare una precisa strategia di gioco.

Conclusione


In virtù di quanto detto finora, pensare insomma che il basket e il mondo dei dadi siano agli opposti non è del tutto vero. Certo, esistono alcune differenze tecniche notevoli, ma le due discipline sono comunque piuttosto vicine. La conoscenza di una strategia di gioco ben precisa, la tensione che accompagna ogni giocata e i numeri rappresentano infatti il pane quotidiano di ogni giocatore. Che ci sia una palla arancione o due dadi bianchi, poco importa. Quel  che è fondamentale è il divertimento che alla fine ci regalano.


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