Olimpia Milano, per Brandon Davies primo ritorno da ex a Varese
Il lungo statunitense ha vestito la maglia dell’Openjobmetis per una stagione nel 2015/16
Sette stagioni e soprattutto 2485 giorni dopo, domenica Brandon Davies tornerà a calcare in un match di Serie A il parquet del Palasport "Lino Oldrini".
In occasione della gara del weekend tra Opejobmetis Varese e EA7 Emporio Armani Milano valevole per la diciannovesima giornata della Serie A UnipolSai 2022/23, il lungo statunitense infatti riassaggerà l’atmosfera del palazzetto biancorosso, suo campo di casa nella stagione 2015/16, la prima (e unica prima di quella corrente) vissuta in Italia dal prodotto di Brigham Young.
Per costui dunque quella del fine settimana sarà la prima volta da ex nella "Città Giardino", località dove, coi colori biancorossi, egli ha vissuto un’annata eccellente viaggiando a 13.3 punti, 6.5 rimbalzi, 1.5 assist e 1 recupero di media col 51.3% da due punti e il 74% liberi.
Tali cifre però non spiegano appieno l’impatto avuto in quel frangente dal nativo di Philadelphia dato che, oltre a chiudere da miglior marcatore e rimbalzista della formazione biancorossa, egli una volta calato il sipario sulla stagione ha finito per essere anche il nono rimbalzista offensivo della Serie A con 2.3 a partita, il nono giocatore per tiri dal campo segnati di media (5.3) e il sesto per doppie doppie messe a segno (5).
Anche grazie a questo tipo di contributo, in quella stagione, Davies ebbe una notevole incidenza sui risultati di Varese, squadra che, ai tempi allenata da coach Paolo Moretti, finì il proprio cammino in campionato mettendosi in tasca 14 vittorie (a fronte di 16 sconfitte) piazzandosi così al 9° posto in classifica.
Tornando al presente invece, l’Olimpia Milano attualmente è in vetta alla graduatoria con 28 punti mentre Davies (14.1 punti, 5.1 rimbalzi, 1.9 assist e 0.9 recuperi col 60.4% da due punti e il 79.3% a cronometro fermo) sta indubbiamente mettendo a frutto le esperienze fatte in giro per l’Europa risultando ancora più efficace e produttivo in campionato rispetto al 2015/16, un’annata (la seconda assoluta nel Vecchio Continente) che l’ex Barcellona, a prescindere, porterà sempre nel cuore e che tra due giorni, forse, sbloccherà in lui anche qualche ricordo speciale.