Oleggio Magic Basket, di nuovo in biancorosso Claudio Negri
Con grande soddisfazione l’Oleggio Magic Basket annuncia il ritorno di Claudio Negri, l’ala grande classe 1985
Con grande soddisfazione l’Oleggio Magic Basket annuncia il ritorno di Claudio Negri, l’ala grande classe 1985, già Squalo dal 2013 al 2015. Proprio in quelle due stagioni Negri con i compagni ha scritto due storiche pagine per la società: la promozione dall’allora Dnc alla serie B e il primo anno nel terzo campionato nazionale da capitano della squadra.
Giocatore di grinta che fa dell’atletismo una delle sue armi vincenti, capace di ricoprire anche altri ruoli per essere di massimo aiuto alla squadra, Negri ha grande visione di gioco, gioca sia fronte sia spalle a canestro, buon tiratore da tre punti e difensore importante dall’altra parte del campo. La sua mentalità e il suo atteggiamento lo hanno sempre portato a essere protagonista in squadre vincenti, sia in serie B sia in serie regionale.
Nato il 15 aprile a Salvador Bahia, in Brasile, Claudio si è innamorato della palla a spicchi da bambino: la sua prima maglia è targata Novara Basket, dove rimane fino al primo anno Cadetti; si trasferisce poi a Biella dove continua il percorso delle giovanili e comincia ad assaggiare il basket dei grandi, da aggregato alla prima squadra squadra. La prima esperienza in B arriva nella stagione 2003/2004 a Monza, da qui in poi Claudio inanella una serie di esperienze in giro per l’Italia, tutte nel terzo campionato nazionale: nel 2004/2005 è in B a Borgomanero, poi in B1 nella Vanoli Cremona dove vince il campionato con promozione in A2; l’anno dopo ancora è a Genova, dal 2007 al 2009 si accasa a Ostuni dove il primo anno vince il campionato e poi milita in A Dilettanti. Si trasferisce poi a Reggio Calabria e a Iseo per fare ritorno nel 2011/2012 a Novara in Dnc. L’anno dopo torna in B all’Urania Milano e poi arriva la prima esperienza da Squalo: con la maglia biancorossa Claudio vince il campionato di Dnc e l’anno successivo guida i compagni da capitano nella storia prima avventura societaria in serie nazionale. Nel 2015/2016 l’atleta torna in serie C, a Vigevano, dove con i compagni perde la finalissima per il salto di categoria e si accasa poi al Basket Club Trecate dove in tre anni torna a ricoprire il ruolo di capitano e conquista una meravigliosa serie B nel 2018/2019. L’ultimo anno, interrotto per l’emergenza Covid-19, Claudio gioca con la maglia di Legnano Basket Knights in serie C Gold.
Il nome del Neo Squalo è legato anche alla maglia azzurra 3VS3, anzi, è stato uno fra i primi a indossarla. L’avventura azzurra inizia nella stagione 2014/2015 e per quattro anni disputa competizioni internazionali: due Europei, un Mondiale e un’edizione dei Giochi olimpici Europei. In più con la sua squadra, il Team Cobram, ottiene lo scudetto nel 2015/2016 e 2018/2019.
Le parole del General manager Daniele Biganzoli: «Quello di Claudio è un ritorno più che gradito, sono contento personalmente, ci tengo a dirlo, perché da compagno di squadra proprio a Oleggio ho potuto conoscere tutte le sue qualità tecniche e anche umane. Proprio per questo pensiamo sia un tassello importante per il roster che stiamo allestendo perché insieme a Pilo potrà dare una grande mano ai compagni e essere un importante riferimento per i giovani. La sua grinta e il suo agonismo sapranno caricare compagni e pubblico».
Le parole del neo Squalo: «Torno dopo cinque anni in una società con la quale sono sempre rimasto in contatto per il bel rapporto che si era creato e che abbiamo coltivato nel tempo. Sono felice per l’entusiasmo che ho ricevuto a partire dal presidente Mauro Giani, dal Gm Daniele Biganzoli e da Franco Passera e anche per l’accoglienza ancor più calorosa di quanto mi aspettassi e per questo sono contento di indossare ancora la maglia biancorossa, per raggiungere insieme gli obiettivi stagionali. A livello personale per me è una gioia, è forse il contratto che firmo con maggiore felicità in assoluto, mi "riprendo" la serie B, cui ho sempre militato nella mia carriera da giocatore e dalla quale a volte sono stato lontano per motivi di lavoro. Oleggio è un ambiente che mi è mancato, quello famigliare è il clima dove ho sempre espresso la mia miglior pallacanestro e a Oleggio lo si respira in modo particolare. E poi, – chiude sorridendo – ora sono oleggese doc, vivo qui con la mia famiglia, e quindi mi piace ancora di più l’idea di poter gravitare attorno a questa realtà, è come se facessi ancor più parte della comunità».