Nuggets, coach Malone critica la squadra dopo lo stop e i 145 punti concessi ai Knicks
Nuggets 8° ad Ovest con 9 vittorie in 16 partite
Subito dopo la sconfitta per 145-118 dei suoi Denver Nuggets contro i New York Knicks, coach Michael Malone ha cercato di scuotere i suoi giocatori, accusandoli di una prova ‘Senza fisicità, senza energia…Non possiamo concedere 145 punti…”
I Knicks, che hanno avuto una serata straordinaria con il 60,9% al tiro e 45 assist (un record di squadra), hanno dominato fin dall’inizio, conducendo di 12 punti al termine del primo quarto e 23 a metà partita. Anunoby e compagni hanno segnato 145 punti, il massimo per una squadra ospite alla Ball Arena dal 2022.
Nikola Jokić, che ha segnato 22 punti ma con un minimo stagionale di 7 rimbalzi, ha concordato con il suo allenatore, affermando che la squadra non è scesa in campo con la giusta intensità.
Rispetto a Malone, il campione serbo cerca di vedere anche il bicchiere mezzo pieno.
"Penso che si possa sempre imparare da partite del genere. Anche dalle cose che hanno fatto gli avversari per avere una partita come questa contro di no…È sempre positivo ricevere un pugno in faccia, anche solo per svegliarsi’.
Jokic ha anche aggiunto che il team sembra entrare in partita sempre in ritardo, iniziando troppo lentamente.
“Sembra sempre che in un attimo finiamo sotto di 20 punti…Dobbiamo partire con più impegno, tutti dobbiamo fare qualcosa in più”.
Malone infine ha criticato la mancanza di leadership dei suoi titolari, chiedendo a Jokić e compagni di essere più vocali e di mostrare più durezza, prendendo Westbrook come esempio.
“Non può bastare Russell, ho bisogno che Nikola Jokic, Jamal Murray, i ragazzi dello starting five si facciano sentire….Dopo appena 16 partite stiamo già parlando di impegno, di durezza e di fisicità. …”
La sconfitta ha lasciato i Nuggets con un record di 5-4 in casa, un risultato sorprendente rispetto alla scorsa stagione, quando avevano il secondo miglior record casalingo.