Nicolò Melli premiato come “The Best ITA” della 5ª giornata di Serie A UnipolSai
Spicca tra tutti la prova del capitano dell’EA7 Emporio Armani Milano
Carattere, forza e un dominio impareggiabile sul parquet permettono a Nicolò Melli (EA7 Emporio Armani Milano) di trascinare la propria squadra al terzo successo casalingo consecutivo. La sua prova gli ha permesso anche di essere eletto miglior italiano del quinto turno, superando la concorrenza di Diego Flaccadori (Dolomiti Energia Trentino) e di Michele Vitali (UNAHOTELS Reggio Emilia).
Usciti sconfitti dai confronti con Umana Reyer Venezia e Barcellona, i meneghini volevano scacciare i brutti pensieri con una vittoria convincente ai danni della Tezenis Verona. Un primo quarto semplicemente sensazionale su entrambi i lati del campo ha spianato la strada alla squadra allenata da coach Ettore Messina, un 23-6 che non ha ammesso repliche lungo il corso della contesa. I protagonisti del pomeriggio sono stati molti, ma quando l’Olimpia Milano ha bisogno di una risposta dai suoi interpreti il primo nome è sempre quello di Nicolò Melli. Per il classe 1991 la classica prova all-around che mette al tappeto gli avversari: 13 punti con un solo errore al tiro (3/4 da due punti, 2/2 da tre punti e 1/1 a cronometro fermo) a testimonianza della sua efficacia nella metà campo offensiva; con 9 rimbalzi catturati (di cui 3 offensivi) ha sfiorato per la seconda volta la doppia-doppia dopo i 14 punti e 9 rimbalzi registrati contro la Germani Brescia. Quattro i falli fischiati in suo favore, poiché non sono molti i modi per fermare i momenti di onnipotenza del numero 9; sebbene sia rimasto in campo solamente 17 minuti – quindi meno di un tempo – Melli ha registrato un 25 alla voce valutazione, segno di una prestazione praticamente perfetta in cui a referto si sono aggiunti 2 assist per i compagni e una stoppata.
Il nativo di Reggio Emilia continua a solidificare il suo ruolo di leader della squadra dentro e fuori dal campo, spronando i compagni dopo una brutta sconfitta e non lesina complimenti verso chi magari ha meno possibilità di mettersi in mostra. Al termine della gara contro la Tezenis Verona ha voluto ringraziare chi in uscita dalla panchina ci mette sempre massimo impegno: "È importante che tutti giochino bene e diano un contributo. La stagione è lunghissima. Felice che chi ha giocato meno, sino ad ora, abbia fatto bene questa sera. Questo ci dà morale ed energia" queste le sue parole ai microfoni di Eleven Sports. Sono infatti 44 i punti della panchina biancorossa, 10 in più rispetto a quelli segnati dallo starting five che ha potuto ricaricare le batterie in vista dei prossimi impegni stagionali. "Sicuramente venivamo da un brutto ko in Eurolega, era importante fare una prestazione convincente con energia ed entusiasmo. Credo che questo sia stato fatto, pensiamo a giovedì" continua nel post-partita il capitano di Milano, il quale si aspettava una reazione del genere dalla squadra per cancellare (almeno dalla testa) la sconfitta subita in campo europeo.
Nicolò Melli rispetto alla passata stagione sta dimostrando di essere un altro giocatore rispetto a quello a cui eravamo abituati. Partito sempre in quintetto e con una media di 22 minuti a partita in linea con quella dell’annata 2021/2022, l’ala dell’EA7 Emporio Armani Milano sembra aver aggiunto ulteriore consapevolezza alla sua pallacanestro. Si concede meno tiri dalla media per sfruttare la sua abilità nel pick and pop e il suo tiro dai 6.75, il quale è nettamente migliorato e preso con tutta un’altra sicurezza: al 23.9% con 1.8 tentativi dell’anno scorso, oggi Melli registra un 57.1% con 2.8 triple tentate (di cui 1.6 a bersaglio). Sebbene il numero 9 subisca un numero di falli praticamente pari a quello registrato l’anno passato, le sue penetrazioni al ferro sono meno frequenti e dunque sono diminuiti i suoi viaggi in lunetta: solo 1.2 quest’anno convertiti però con l’83.3%, a differenza dei 2.9 finalizzati con il 66.7%. La presenza sotto le plance invece è diventata un serio problema per gli avversari, i quali sono costretti a trovarsi davanti un vero e proprio mangia rimbalzi; se il dato sui rimbalzi offensivi risponde alla media solita registrata in passato da Nicolò (2.2 di questa stagione contro il 2.0 dello scorso anno), nel proprio pitturato cattura quasi un rimbalzo in più (6.4 contro il 5.5) un dato che mostra il miglioramento del numero 9 anche nel timing e nella percezione di dove andrà a cadere la sfera.