Nicolò Melli: Felice di aver incontrato Gigi nella mia vita e nella mia carriera

Nicolò Melli saluta così Gigi Datome nel giorno della sua ultima partita. Ecco le parole rilasciate ai giornalisti

Nicolò Melli saluta così Gigi Datome nel giorno della sua ultima partita. Ecco le parole rilasciate ai giornalisti subito dopo il match con la Slovenia.




Si parte dalle prime emozioni: «Bellissimo, sono contento. Al di là dei personaggi che ci siamo ricreati siamo così. Anche fuori dal campo c’è un’amicizia speciale. Quindi sono contento di essere stato con lui in campo, di aver condiviso con lui gli ultimi suoi due anni senza dimenticare quanto di speciale vissuto al Fener, la Nazionale…»-


Il rapporto, forte: «Sono molto contento di aver incontrato Gigi nella mia vita, nella mia carriera. E’ una bella cosa».  


Il lascito personale è enorme: «Non so cosa lasci a tutto il basket italiano, parlo per quel che ha lasciato a me. Ovvero l’amore che lui ha avuto e avrà per sempre per la maglia azzurra. Questa profondità, questa visceralità… è una cosa rara. Ed è qualcosa che mi ha trasmesso, che sento anch’io dentro, e che cercherò di trasmettere a mia volta già dal prossimo anno».  


Sono state ore, le ultime, non semplici: «Alla fine cerchi di concentrarti sulla partita. Ci sono dei momenti dove è complicato, parlo anche della sera prima. Ho condiviso con lui tanti momenti dentro e fuori dal campo, mi ha preso malissimo. Non so perché. Non è che io sia dispiaciuto che si ritiri, son contento, anche perché finisce alla grande. Finisce da protagonista nella squadra di club, finisce da protagonista in Nazionale, amato da tutti, come è giusto che sia. Però mi ha preso male. Tanti momenti, tante, tante belle esperienze, anche esperienze brutte. La nostra amicizia è qualcosa di speciale, qualcosa che va al di là della pallacanestro».  


Un saluto sentito ed emozionale: «Sono contento di averlo incontrato e di aver condiviso con lui tanti, tanti momenti, una vita sostanzialmente insieme».  


Qual è la caratteristica principale di Gigi? «Questa sua tranquillità, questo suo equilibrio anche interiore che ci ha sempre garantito un grande giocatore in squadra nelle gare più importanti. E poi resta l’amicizia, di cui vado orgoglioso, perché va oltre il campo». 


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