Nicolò Melli è “The Best ITA” della 13ª giornata di Serie A UnipolSai
Il capitano si è distinto con una grande prova difensiva nel derby d’Italia
Quando il gioco si fa duro è proprio qui che i campioni escono e fanno la differenza per portare la propria squadra alla vittoria. La prova di Nicolò Melli (EA7 Emporio Armani Milano) gli è valsa la palma di miglior italiano del tredicesimo turno superando nei voti Jordan Bayehe (Happy Casa Brindisi) e Andrea Cinciarini (UNAHOTELS Reggio Emilia).
Uomini forti, destini forti. Non c’è altra strada se guidi da capitano un’armata che ha un unico obiettivo durante l’anno: vincere. Quando al tuo fianco hai compagni in grado di agevolarti la fase offensiva del tuo lavoro, puoi spendere la maggior parte delle tue forze nella metà campo difensiva bloccando sul nascere le intenzioni dello schieramento ostile; tuttavia, se ti chiami Nicolò Melli partite come il derby d’Italia le hai giocate innumerevoli volte e sul tuo cammino ne avrai almeno un’altra dozzina, poi un’altra, un’altra ancora ed infine ti sembrerà di aver giocato solo questo tipo di sfide. Nello scontro tra Virtus Segafredo Bologna ed EA7 Emporio Armani Milano c’è molto più dei due punti in palio: la gara si trasforma in un incontro di scacchi in cui ogni pezzo della scacchiera risulta fondamentale, perciò non è la velocità con cui ti muovi a fare la differenza ma il modo in cui pensi alla mossa successiva. Il numero 9 dei meneghini non è stato il migliore in campo, però può essere considerato come colui che ha dato lo scacco matto al Re; nei suoi 32 minuti sul parquet – il dato più alto tra i giocatori delle due compagini – Melli ha messo a referto 13 punti, più efficiente dalla media distanza dove ha colpito con il 66.7% (4/6) rispetto alle situazioni da oltre l’arco (25% con 1/4), aggiungendo inoltre 2 tiri liberi segnati su 2 tentativi. Come sempre grande peso specifico sotto i tabelloni con 6 rimbalzi catturati e 1 stoppata, inoltre la sua pressione e le sue letture di gioco gli hanno permesso di recuperare 2 palloni; a tutto questo si sommano le 2 assistenze per i compagni che gli valgono un 17 totale alla voce valutazione.
Il capitano dell’Olimpia continua a rimanere uno degli insostituibili per coach Ettore Messina: questo non lo si nota solo per il suo elevato utilizzo in partita, ma anche perché viene sempre messo sull’uomo più forte o pericoloso della squadra avversaria. Entrato alla perfezione nei meccanismi disputando la sua seconda stagione in biancorosso, Nik Melli non ha faticato nel creare un rapporto di equilibrio con i nuovi volti del roster ed infatti questi benefici si notano soprattutto in gare di questa caratura; la vittoria per 74-96 in casa della Virtus Segafredo Bologna passa anche dal tipo di spinta mentale che il numero 9 dà ai compagni, una sorta di carica emotiva utile a mantenere alta la concentrazione lungo tutto il corso della gara. Sul parquet la bravura del classe 1991 è soprattutto nel farsi trovare nel posto giusto al momento giusto in entrambe le metà campo: in fase offensiva il pick and pop giocato col playmaker, la sua presenza sullo scarico o una determinata giocata in post basso aumentano la "gravità" intorno alla sua giocata; in fase difensiva è spesso il suo timing a fare la differenza, ma anche la sua astuzia nel far perdere uno o più tempi di gioco all’attaccante è diventata un’arma utilizzata con frequenza. Nella vittoria di lunedì è stata importante la sua capacità di cambiare marcatura e di costringere il suo avversario a decisioni "affrettate" in fase di realizzazione.
Se già nella scorsa stagione Nicolò Melli era uno dei più utilizzati tra campionato ed Eurolega, questo 2022/2023 sta confermando la sua imprescindibilità. Con 22.6 minuti di media a partita sta superando i 21.8 registrati l’anno passato e nonostante l’impiego elevato le sue percentuali non sono calate, tutt’altro: tira da due punti con il 67.5% (+5.3% rispetto al 2021/2022) e ha aumentato notevolmente la percentuale da tre punti passando dal 23.9% (0.4/1.8) al 48.1% (1.1/2.3); non ha mancato di migliorarsi anche nella precisione a cronometro fermo dove conclude con il 76% a differenza del 66.7% del 2021/2022 (con solo 0.8 tentativi in meno). Praticamente invariati i dati relativi ai punti segnati (9.3 contro 9.2), ai rimbalzi catturati (5.6 contro 5.5), agli assist distribuiti (1.6 leggermente calato rispetto all’1.8) e alle palle rubate (1.0 anche qui piccolo calo rispetto all’1.2); scende il dato della valutazione da 14.6 a 13.7, ma sale quello relativo al plus/minus da +8.1 a +9.3 (uno dei migliori di tutta la Serie A). Con questi dati si può comprendere quanto stabile sia e sia stato l’utilizzo di Nicolò Melli da quando è tornato a Milano, ma come soprattutto sia migliorata la sua efficienza e la sua precisione da una stagione a quella successiva.