Nicola Calabrese rinnova con Faenza
“I Raggisolaris mi hanno dato l’opportunità di misurarmi in un campionato duro come la serie B e ora voglio continuare questo percorso di crescita”
"I Raggisolaris mi hanno dato l’opportunità di misurarmi in un campionato duro come la serie B e ora voglio continuare questo percorso di crescita". Nicola Calabrese, ala forlivese classe 2001, non vede l’ora di ritornare in campo ed è pronto a vestire la canotta faentina per il secondo anno consecutivo.
Nella scorsa stagione ha esordito nel terzo campionato nazionale dopo tanti anni da protagonista nelle giovanili, non deludendo le attese: l’esterno forlivese ha infatti dato minuti preziosi diventando una pedina importante nelle rotazioni. Lo stesso ruolo che avrà anche nei piani di coach Serra, che lo ha espressamente voluto nel roster.
"Serra ha avuto un ruolo fondamentale nella mia scelta di restare ai Raggisolaris – spiega Calabrese -, un allenatore che conosco sin dai tempi del minibasket e che ho avuto anche come tecnico in alcuni allenamenti estivi con la Pallacanestro 2.015 Forlì. Mi ha spiegato il progetto per la prossima annata sportiva e l’ho trovato molto interessante anche a livello personale, perché mi permetterà di maturare. Ovviamente non posso non ringraziare il presidente Raggi e il general manager Baccarini per aver puntato ancora su di me: farò di tutto per ripagare questa fiducia".
Cosa ti ha lasciato la tua prima stagione in serie B?
"È stato un anno importante, nel quale mi sono adattato alla categoria: venendo dalle giovanili ho scoperto un mondo nuovo e credo di essere migliorato a livello personale, umano e tecnico. Mi dispiace che la stagione sia stata interrotta proprio quando stavamo entrando in ottima forma, ma questa situazione mi darà ancora più stimoli. Nel prossimo campionato punto come sempre a migliorare e a mettermi al servizio dei compagni".
Anche i tifosi come voi non vedono l’ora di ritornare a tifare Raggisolaris.
"Spero ritornino il prima possibile sugli spalti per darci quella carica e quella spinta emotiva che sono state spesso decisive per le vittorie".
Fonte: Ufficio Stampa Faenza.