Durante la pausa forzata causa coronavirus, ai giocatori NBA non sarà fatto alcun test antidoping.
Questo l’accordo raggiunto tra la NBA e la NBPA.
I giocatori fanno circa sei test l’anno random ma vista la pausa i test saranno sospesi.
I test sono fatti soprattutto per vedere se i giocatori assumono marijuana, steroidi o prodotti per migliorare le prestazioni.
In caso di positività a cocaina o eroina lo stop è di due anni.
In caso di utilizzo di steroidi o droghe leggere lo stop è di 25 partite la prima volta, 55 la seconda e due anni la terza.
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