NBA discute con le franchigie la possibilità di allargare i roster in caso di positivi al COVID-19
Tra le opzioni, quelle di ricorrere a two-way players e giocatori che hanno già giocato in NBA o G-League in questa stagione.
Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski e Bobby Marks di ESPN, la NBA starebbe discutendo con le squadre le eventuali possibilità per allargare i roster in caso di positivi al COVID-19 o di infortuni gravi alla ripresa della stagione nella ‘bolla’ di Orlando.
La conversazione starebbe principalmente vertendo attorno alla possibilità di utilizzare giocatori con contratti ‘two-way’, anche se la NBA vorrebbe evitare di allargare i roster a 17 giocatori per squadra per limitare possibili vettori di contagio.
In caso di infortuni o positività al COVID, non dovrebbero esserci limiti di sostituti da firmare, con i giocatori ‘eleggibili’ che potrebbero da una possibile lista composta da giocatori di G-League o apparsi nella stagione NBA in questa stagione e attualmente senza contratto con una franchigia NBA.