Morte Gilberto Sacrati: la procura dice no all’autopsia. La famiglia non ci sta

La morte di Gilberto Sacrati, ex patron della Fortitudo Pallacanestro, avvenuta nel suo monolocale a Casalecchio mentre scontava la detenzione domiciliare, ha sollevato dubbi e interrogativi

La morte di Gilberto Sacrati, ex patron della Fortitudo Pallacanestro, avvenuta nel suo monolocale a Casalecchio mentre scontava la detenzione domiciliare, ha sollevato dubbi e interrogativi.


Secondo il Carlino, la famiglia dell’imprenditore, deceduto a 63 anni, non si è rassegnata alla decisione della procura di non eseguire l’autopsia: la morte è stata considerata naturale dal pm Giampiero Nascimbeni.


La prima moglie e la figlia maggiore di Sacrati hanno nominato un consulente per procedere autonomamente con l’autopsia e chiarire le cause del decesso, spinti dal desiderio di comprendere le circostanze dell’ultima notte dell’imprenditore.


La scena del ritrovamento, con quadri a terra e bicchieri rotti, suggerisce un possibile evento tumultuoso, mentre la presenza di una donna, che ha allertato i soccorsi, aggiunge elementi di mistero.


Sacrati, note le sue condizioni di salute precarie, non aveva patologie però che potessero portare a un decesso improvviso, rendendo la richiesta di ulteriori indagini un passo fondamentale per la famiglia nella ricerca di risposte.


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