Monty Williams: Ai Pistons non regaliamo minuti a nessuno, sono preziosi

Monty Williams, coach alla  prima stagione sulla panchina dei giovani Detroit Pistons, non ha intenzione di regalare spazio a nessuno dei suoi giocatori. A prescindere da status, numeri e qualsiasi altro aspetto, chi vuole stare in campo deve darsi da fare anche in difesa.

“Sono stato abbastanza chiaro sugli obiettivi”, ha dichiarato Williams dopo l’allenamento dei Pistons di sabato, rispondendo a una domanda sul ruolo di Jaden Ivey, ‘retrocesso’ in panchina.

“Siamo orientati a giocare una pallacanestro corale. Preferisco parlare ai ragazzi di difesa e rimbalzi piuttosto che dell’attacco. Quando difendi e vai a rimbalzo, tutto il resto viene quasi in automatico. Per quanto riguarda Ivey, è ancora molto giovane. E come ho già detto, non regalo minuti. Sono molto preziosi”.

“Inoltre non è l’unico che si è  visto ridurre i minuti a causa di errori sul parquet. È successo con Jalen Duren, è successo con Cade Cunningham, è successo con tutti, perché credo che lo standard a cui puntiamo qui debba essere l’eccellenza. E non si può avere all’eccellenza se i ragazzi si vedono regalare dei minuti. Quindi non si tratta solo di Ivey. In generale, abbiamo bisogno che i ragazzi giochino a un certo livello, che si sentano realmente responsabili del loro rendimento sera dopo sera”.

Il tecnico dei Pistons si è detto molto soddisfatto del  rendimento dei due rookies, Ausar Thompson (atletismo devastante, 11.4 punti, 9.3 rimbalzi, 4 assist e 2.1 stoppate) e Marcus Sasser (9.3 punti, 2.6 assist, 58% FG).

“Ausar e Sass hanno la capacità di assorbire tante informazioni, è una cosa che ho notato da entrambi. Non hanno problemi nemmeno con il fallimento. Si mettono lì, ti guardano negli occhi, ammettono l’errore e tornano subito al lavoro. Ho visto giovani ragazzi crollare per questo. Ma sono certo che questi due non crolleranno”.

Monty Williams la scorsa estate ha firmato con i Pistons un contratto di sei anni del valore di circa 78,5 milioni di dollari, il più ricco per un coach nella storia della NBA.