Momento delicato per il Partizan. E il club “banna” un tifoso

E’ un momento delicato per il Partizan, in campo e fuori. Nella giornata odierna il club ha rilasciato un comunicato per condannare il comportamento di un tifoso dopo la sirena del match con l’Igokea, chiuso con una sconfitta.

Domenica il Partizan ha conosciuto la sconfitta numero due della sua stagione in ABA-Liga. La squadra arrivava dalle vittorie con Spalato e Fenerbahce, con l’Igokea è arrivato un 89-91 interno in un folle finale. Dalla tripla della vittoria mancata da Kaminsky, alla palla contesa Nunnally-Moody, alla giocata vincente dell’esterno ospite dopo una fase di recupero palla a dir poco concitata.

Nel dopogara Zeljko Obradovic ha parlato di una squadra con «giocatori che danno tutto, e altri un po’ indolenti». Ma dopo la sirena, ci sarebbe stato un momento di tensione tra un tifoso e un tesserato bianconero.

E in mattinata è arrivato il comunicato del Partizan: «Domenica 12 novembre, dopo la sirena che ha segnato la fine della partita tra Partizan Mozzart Bet e Igokea, sul campo stesso, più precisamente lungo la linea laterale del campo, si è verificata una situazione spiacevole.

Dopo la sconfitta della nostra squadra contro l’Igokea, in una partita che aveva anche uno scopo sociale, uno spettatore del settore vicino al campo da gioco ha macchiato sia la partita che il KK Partizan con il suo comportamento.

Il colpevole si è comportato in modo molto inappropriato nei confronti di un giocatore del KK Partizan, è stato identificato la sera stessa e contro di lui è stato avviato un procedimento davanti alla commissione disciplinare del club.

In conformità con le regole del Club e con il desiderio di proteggere l’integrità dei giocatori, il nostro campo di casa e la reputazione del KK Partizan, è stato deciso che al colpevole dell’incidente sarà vietato permanentemente l’ingresso a palazzo a tutte le partite giocate dal KK Partizan.

Con questo atto il Club vuole mandare un messaggio chiaro che non c’è tolleranza per episodi di questo tipo e simili, né ci sarà in futuro».

Al momento non ci è noto la vittima di questi comportamenti, nè i dettagli dell’accaduto.