Molin: La sfida a Milano, un esame per diventare più forti
Molin: Messina rimane un maestro che mi ha insegnato tanto
Lele Molin, coach della Dolomiti Energia Trentino, parla con La Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida con l’Olimpia Milano dell’amico Ettore Messina:
“Il nostro è un rapporto intenso basato soprattutto sull’amicizia che abbiamo instaurato da ragazzi quando allenavamo le giovanili del Basket Mestre condividendo tanti pensieri fuori e dentro il campo. Poi ci siamo ritrovati alla Virtus nel 2000, lui capo e io vice. Un connubio che è andato avanti anche a Treviso, Mosca e Madrid. E che si è concluso quando Ettore, nel febbraio 2011, si è dimesso dal Real. Il tempo e le carriere ci hanno messo di fronte quando è arrivato a Milano. Per me lui rimane un maestro che mi ha insegnato tanto”.
Matteo Spagnolo non sarà della partita.
“Gli infortuni ci sono per tutti. Quelli di Milano sono stati pesanti in Eurolega,le 9 sconfitte di fila si spiegano così. Ma quando tornerà al completo, l’Olimpia ricorderà questo momento negativo e ne trarrà grande forza per recuperare. La sua stagione non è affatto finita. Per noi è un esame di maturità, una sfida che ci impone di dare il meglio per crescere. E alla fine, qualunque sarà il risultato, inviterò a cena Ettore a mangiare i canederli. Qui a Trento li fanno buonissimi”.
Gli obiettivi della Dolomiti Energia.
“Purtroppo solo in due partite ho avuto la squadra al completo causa gli infortuni. Gli stranieri sono maturi e funzionali allo sviluppo di un progetto nuovo dopo i tanti cambi estivi. Finora abbiamo rispettato le attese ma ci teniamo una valvola di sicurezza per un quinto straniero se fosse necessario potenziare l’organico. L’obiettivo. In primis salvarci bene e in anticipo. Ma solo a fine gennaio avremo le idee più chiare se possiamo competere per i playoff italiani e di Eurocup”.