Miozzo (Alma Ortopedica): Grande soddisfazione essere supporto tecnico della Reyer

Alma Ortopedica è da diversi anni partner della Reyer

Oggi incontriamo con piacere l’amico Alberto Miozzo, socio titolare di Alma Ortopedica insieme a Matteo Minchio, da diversi anni partner Reyer.

1) Caro Alberto, l’Italia è nella fase 2 dell’emergenza. Ci racconti come la vostra realtà sta affrontando questo momento?

Quando è scoppiata la pandemia abbiamo deciso di chiudere anche se in realtà potevamo tenere aperto, perché il nostro codice Ateco rientrava tra quelli che potevano operare anche nella fase 1. Noi abbiamo messo davanti le salute nostra e dei nostri dipendenti e siamo stati chiusi tre settimane. Abbiamo continuato a lavorare con l’e-commerce, seguivo da casa le vendite online. L’attività dunque non si è mai fermata, ma abbiamo fatturato un decimo dell’ordinario che comunque ci ha permesso di impattare le spese.
Purtroppo i nostri ragazzi sono stati in cassa integrazione dopo aver smaltito le ferie arretrate.
Ora abbiamo ripreso a tempo pieno, questa è la seconda settimana. Anzi, offriamo un servizio ulteriore avendo ampliato le ore di apertura: dalle 8.30 alle 19.30 con orario continuato da lunedì al venerdì e il sabato 8.30-12.30. Questo perché ci dividiamo in due turni, con tre persone alla mattina e tre al pomeriggio, per mantenere le distanze di sicurezza. Possiamo fare entrare solo due persone alla volta in negozio e aumentando gli orari di apertura riusciamo a scaglionare le presenze.

2) Ci raccontate il vostro rapporto con Reyer?

Oltre al ruolo di sponsor noi siamo sempre stati un supporto tecnico. Forniamo ginocchiere, cavigliere e altri ortesi di cui gli atleti possono aver bisogno. Inoltre produciamo le mascherine in carbonio per il naso, in passato le usarono Peric, Cerella e De Pretto. Inoltre abbiamo un ottimo rapporto con il Presidente Federico Casarin, con i dott. Michelangelo Beggio e Filippo Vittadini, il preparatore Renzo Colombini e i fisioterapisti. Per noi è una soddisfazione poter collaborare con Reyer, ospitare i giocatori in negozio ed essere di supporto tecnico. Tutto ciò è importante e ci garantisce visibilità, come lo stand al Taliercio.

3) In attesa che tornino le emozioni sul parquet, ci racconti qual è il tuo ricordo sportivo più bello legato a Reyer?

Sicuramente l’ultimo scudetto. Ero presente alla finale e sono riuscito anche ad entrare in campo per festeggiare. Un’emozione unica poter festeggiare con i ragazzi e lo staff della squadra più forte d’Italia.

4) Che messaggio vorresti mandare a tutti coloro che hanno la Reyer nel cuore?

Secondo me siamo in ripresa, a livello di vita tutti i giorni, anche se ci vorrà ancora molto tempo per tornare alla normalità, ma i veneti sanno rimboccarsi le maniche. Quando riapriranno le porte ai palazzetti e agli stadi significherà che sarà tutto finito e secondo me succederà presto, lo spero molto.

Fonte: Reyer.