Oggi alle ore 18:15 al Mediolanum Forum (diretta su Raisport, Eurosport 1, Eurosport Player) l’Olimpia Milano va a caccia della settima Coppa Italia della sua storia. Dopo aver concesso 58.5 punti di media nelle prime due partite, si affida ancora alla difesa contro la Carpegna Pesaro. La squadra adriatica, dopo Sassari ha battuto anche Brindisi, conquistando la sua prima finale dal 2004 quando venne sconfitta dalla Benetton Treviso, allenata proprio da Ettore Messina. È una finale con una forte connotazione storica. L’Olimpia conquistato due delle sue sei Coppe Italia battendo in finale proprio Pesaro. Successe nel 1986 e nel 1987, la stagione del Grande Slam. L’allenatore di Pesaro, Jasmin Repesa, è anche l’allenatore che ha vinto le ultime due Coppe Italia con l’Olimpia e in questa competizione ha una striscia aperta di otto partite vinte consecutivamente entrando nella finale di questa sera.
GLI ARBITRI – Tolga Sahin, Roberto Begnis, Guido Giovannetti.
LA VUELLE PESARO – Il playmaker Justin Robinson è l’unico che Coach Repesa abbia schierato sempre in quintetto: viene da due stagioni in Francia, a Chalon, e sta segnando 11.9 punti di media con 4.9 assist, in questa Coppa Italia è salito di tono, segnando 50 punti in due gare. Solitamente sono starter anche Marko Filipovity (13.4 punti e 7.3 rimbalzi di media), un nazionale magiaro, e il centro espertissimo del campionato italiano Tyler Cain (12.3 punti e 9.4 rimbalzi per gara). Carlos Delfino, autore della giocata risolutiva contro Brindisi, sta tirando con il 40.9% da tre su oltre sei tentativi di media. Nel reparto esterni hanno spazio Matteo Tambone, decisivo contro Sassari, Ariel Filloy, un altro veterano, e Gerald Robinson che ha sostituito l’infortunato Franz Massenat. L’estone di 21 anni Henri Drell è in grande crescita, 23 punti nel quarto di finale, e dalla panchina solitamente fa cose importanti anche Simone Zanotti.
I PRECEDENTI VS. PESARO – 119-46 per l’Olimpia i 165 precedenti tra due dei club più ricchi di storia e antichi del basket italiano. A Milano il bilancio è 71-11 per l’Olimpia. A Pesaro, le squadre si sono affrontate finora 79 volte con 45 successi milanesi e 35 adriatici. 3-0 per l’Olimpia in campo neutro. L’allora Scavolini stabilì nella stagione 1981/82 il record per il maggior scarto di questa sfida vincendo all’epoca 110-65, 45 punti di scarto. Ma le stesse squadre si affrontarono in finale e l’allora Billy Milano vinse lo scudetto imponendosi 2-0 (allora le serie erano al meglio delle tre partite). Olimpia e Victoria Libertas sono state due delle squadre che hanno vinto di più negli anni ’80. Le due squadre si sono incontrate nella finale scudetto del 1982 (vinta da Milano 2-0) poi di nuovo nella finale del 1985 (vinta da Milano 2-0) e per l’ultima volta in quella del 1988 quando invece si impose la Scavolini vincendo il primo scudetto della sua storia, 3-1 contro una squadra che aveva vinto i tre titoli precedenti ed aveva appena conquistato la Coppa dei Campioni. Le stesse squadre sono state protagoniste di due finali di Coppa Italia nel 1986 e 1987 sempre con vittoria Olimpia. Quest’anno, l’Olimpia ha battuto Pesaro in rimonta 97-93 con 24 punti di Zach LeDay, 22 di Shavon Shields e 18 di Gigi Datome.
LA PESARO CONNECTION – Per Andrea Cinciarini, pesarese figlio d’arte (Franco Cinciarini è stato un eccellente giocatore negli anni ’70, ma anche la mamma Cristina ha giocato) con un passato nella Victoria Libertas prima di spiccare il volo, è ovviamente una finale speciale. Da segnalare che Cinciarini fece il suo debutto in Serie A proprio con la squadra di Pesaro contro l’Olimpia il 5 ottobre del 2003. Pesaro vinse 81-56 e nell’ultimo minuto ci fu spazio per l’esordio del 17enne Cinciarini. Tra gli ex figura anche Ariel Filloy, 18 presenze in Serie A in maglia Olimpia. L’allenatore della Vuelle, Jasmin Repesa ha allenato a Milano due anni nelle stagioni 2015/16 e 2016/17. Ha vinto lo scudetto nel 2016, ma anche due Coppe Italia e la Supercoppa del 2016. Tra i giocatori attualmente all’Olimpia ha guidato solo Andrea Cinciarini per due stagioni e Kaleb Tarczewski per un breve periodo.
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