Come dice Meo, dobbiamo volare basso. Se invece giochiamo come sappiamo fare, possiamo dare fastidio a tutti. Dobbiamo sempre entrare in campo con quella fame che ci deve contraddistinguere”. Tra il successo con la OriOra Pistoia , il terzo in tre occasioni fuori casa, e il derby di domenica contro la Openjobmetis Varese , non c’è tempo di fermarsi a guardare la classifica: Michele Ruzzier vuole continuare a spingere sull’acceleratore. “La dimostrazione – ha detto il playmaker triestino, ospite della trasmissione tv Basket&Co su Cremona 1 – l’abbiamo avuta contro la Red October Cantù : appena abbiamo calato di un minimo l’intensità, ne abbiamo presi 20. A Pistoia, in una sfida mentalmente insidiosa, siamo stati bravi ad aspettare il momento in cui loro calassero il ritmo per punirli. Varese arriva da due sconfitte consecutive, ma è una squadra organizzata, tosta, ma dobbiamo guardare a noi stessi più che gli avversari. Giochiamo al PalaRadi, davanti ai nostri tifosi che ci sostengono sempre, vogliamo fare bene”.
Reduce dal suo massimo in carriera due settimane fa, con i 15 punti contro Sassari che hanno pareggiato quelli fatti registrare l’anno scorso contro la Dolomiti Energia Trento , Ruzzier sta ritrovando il passo dell’anno scorso in regia, sempre con il “supporto” di Travis Diener . “Per me la svolta è arrivata a Bologna quando Meo, dopo un primo tempo disastroso, mi ha rimesso dentro e sono riuscito a sbloccarmi con una tripla. Quello è stato fondamentale, poi tutto il resto è venuto di conseguenza. Travis è in uno stato di forma ottimale, lo si vede in campo ma anche in allenamento. Ha indubbiamente un grande talento e anche a 36 anni la spiega a tutti”.
Ma nella Vanoli che ha iniziato con 5 vittorie in 6 gare, “Ruz”, al suo secondo anno in maglia biancoblu, elogia tutti, in particolar modo il “gruppo” e la società. “Le responsabilità offensive sono sicuramente ben distribuite. Quando uno fa più fatica, sopperiscono gli altri. Chi ci ha dato di più fino ad ora è sicuramente “Pippo” Ricci, che ci offre sia gioco frontale che dentro l’area e e nei momenti importanti fa sempre canestro. Cremona, come mi avevano detto soprattutto gli ex giocatori Vanoli prima che firmassi, è sempre una grande famiglia. Sia Aldo Vanoli che il vicepresidente Borsatti ci trattano come figli”.
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