Michele Catalani: Tutti in EuroLeague hanno una seconda squadra. In Italia…

Michele Catalani, guida del settore giovanile di Olimpia Milano e dell’Under 19 campione d’Italia, si racconta a Piero Guerrini di Tuttosport

Michele Catalani, guida del settore giovanile di Olimpia Milano e dell’Under 19 campione d’Italia, si racconta a Piero Guerrini di Tuttosport.


SUL SETTORE GIOVANILE BIANCOROSSO


“È un programma nuovo voluto da Ettore Messina all’inizio della scorsa stagione con l’intendo di dare un’impronta un po’ diversa, un impulso. Dopo un anno di transizione si cominciano a vedere i primi risultati. Siamo molto concentrati su programmi individuali di sviluppo. Abbiamo tanti prospetti di alto livello nelle annate successive. E vogliamo proporre loro un percorso di crescita importante. Ora ci apprestiamo a giocare con lo stesso gruppo le Finali della Next Gen di Euroleague e per questo ci presenteremo alle contemporanee finali Under 17 con una squadra un po’ meno competitiva. Riteniamo sia più importante facciano un’esperienza unica, con i migliori in Europa. Cominceremo dal Real Madrid, si giocheranno tre partite di girone e le vincenti dei due gruppi avranno la finalissima. In un ambiente unico, a Berlino nella settimana della Final Four. È una scelta precisa, identitaria”


SUL FUTURO


“Io vedo che tutti i club di Eurolega hanno una seconda squadra. In Italia abbiamo un ostacolo, impossibilità per un club di avere due squadre in campionati di alto livello. Dunque per ora bisogna trovare collaborazioni più dirette possibili, fornendo piuttosto strumenti, allenatore compreso, per seguire il percorso dei ragazzi che lasciano il settore giovanile, altrimenti le società che ingaggiano i ragazzi possono avere durante l’anno altre esigenze. Se cinque sei club di Serie A potessero avere la società satellite sarebbe più facile. Comunque il prossimo anno stiamo pensando di far maturare esperienze ai ragazzi più avanti di età e preparazione come Miccoli e Badalau. Nel frattempo stiamo creando un rete per avere un reclutamento ancora più importante sul territorio e non tanto all’estero. E già adesso abbiamo giovani che sono qui dal minibasket come Garavaglia, Casella, Lonati. Suigo è arrivato da Varese e si è ambientato in modo brillante. Sta facendo progressi costanti. Un 2,17 è patrimonio non solo nostro, ma dell’intero movimento”


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