Metà Nardò si arrende a Ruvo, ma il test è parziale
Parquet scivoloso, il Memorial “Andrea Pasca” interrotto a due minuti dalla fine
È partita vera, le due squadre mettono a punti strategie e condizione fisica. Il Toro è costantemente avanti nel punteggio, ma non riesce ad aumentare il divario in maniera consistente. Anzi, a metà del secondo quarto Ruvo mette la testa avanti (33-35). Il caldo opprimente del vecchio tensostatico condiziona non poco il ritmo del match. In più, Nardò di fatto può ruotare solo 8 uomini, questo rende la sfida molto più equilibrata rispetto ai primi minuti. Il punteggio all’intervallo lungo è 40-42.
È chiaro che ogni valutazione su questa prova di Nardò deve essere fatta tenendo conto delle 4, pesantissime, assenze. Anche perché nel terzo quarto Dalmonte spedisce nella contesa anche i baby Scarano, Khilchenko e Montinaro. Quest’ultimo, neretino doc, timbra subito dall’angolo pochi secondi dopo l’ingresso in campo. Ruvo in questa fase fa valere il maggior tasso d’esperienza e difende un seppur minimo vantaggio. L’ultimo parziale è 54-58.
L’ultima frazione scivola senza grossi sussulti. Thioune si ferma per i crampi ed esce di scena, lasciando i compagni ulteriormente sguarniti di muscoli e maturità. I baresi salgono a 15 lunghezze di vantaggio. Nardò finisce in riserva di energia e di fiducia. Agli uomini di Rajola basta amministrare e colpire con chirurgica precisione. Il parquet, complice l’umidità alla stelle, è scivolosissimo nel finale e Dalmonte ordina prudenza per evitare guai. A 2′ 20″ dalla sirena i due coach decidono che può bastare così. Il punteggio viene congelato sul 69-83.
Ora il mini ritiro in Emilia e un pacchetto di test amichevoli di più alto spessore per guadagnare ulteriormente misure e smalto.