Melli: Noi in finale con la Virtus? Ma se ho letto di stagione fallimentare e prestazioni vergognose

Melli: Credo che dire che Milano e Bologna sono già in finale sia una mancanza di rispetto per le altre sei che si
qualificheranno per i playoff e che giustamente coltivano sogni di gloria

Nicolò Melli. big man e leader dell’Olimpia Milano, in un’intervista con Roberto De Ponti de Il Corriere della Sera ha ripercorso gli alti e bassi della stagione di Euroleague, in attesa della volata finale in campionato.


“Se si guarda l’ultima settimana, e le sconfitte con Brescia, Efes, Maccabi e Venezia, allora non è stata una settimana felicissima. Ma venivamo da una serie di vittorie in Europa che ci ha permesso di giocare con Efes e Maccabi due partite che contavano. Senza quella serie, sarebbero state poco più che due amichevoli. Quindi non tutto è da buttare. Ci sono tanti fattori per spiegare gli alti e bassi. Siamo sempre la stessa squadra, ma i tantissimi infortuni hanno creato equilibri sempre diversi. E sono convinto che se non siamo quelli delle otto vittorie quasi di fila in Europa, non siamo neppure quelli delle nove sconfitte consecutive. Siamo un bel gruppo, sia dal punto di vista tecnico sia umano. Ne sono convinto”.


Le tante difficoltà:


“Il non aver trovato continuità nei quintetti ci ha tolto i punti fermi che aiutano nei momenti complicati. Per esempio quei due-­tre giochi ai quali ti aggrappi quando non segni. E quelli li ritrovi soltanto quando hai gli stessi interpreti…Non voglio fare il sindacalista o il difensore della squadra, ma non è che non ci siamo qualificati ai

playoff di Eurolega per le due ultime partite perse. Abbiamo scontato errori precedenti, sconfitte stupidissime”.


In campionato tutti aspettano lo scontro con la Virtus Bologna in finale:


Davvero? Ma se ho letto di “stagione fallimentare” e di “prestazioni vergognose”, perché allora tutti ci danno per favoriti? Credo che dire che Milano e Bologna sono già in finale sia una mancanza di rispetto per le altre sei che si

qualificheranno per i playoff e che giustamente coltivano sogni di gloria. Noi cominceremo a pensare agli avversari

dei quarti e poi, ma solo poi, alla semifinale e alla finale. Non dobbiamo resettare ma lavorare su quanto di buono abbiamo fatto in Europa nell’ultimo periodo. Abbiamo tre obiettivi: uno, arrivare il più freschi possibile, fisicamente e mentalmente; due, arrivare sani; tre, trovare continuità nelle nostre cose, e l’allenarci al completo aiuterà”.


Il suo ruolo:


“Io faccio quello che mi viene chiesto di fare per far vincere la squadra. Mi interessa vincere, non giocare in un

ruolo piuttosto che in un altro. E poi con Voigtmann ci alterniamo molto. Chiaro però che con i centri dominanti i limiti fisici vengono fuori”.



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