Melli: Andiamo al Mondiale con fiducia, mi sento il collante di un bel gruppo

Primo Mondiale a 32 anni per la stella dell’Olimpia Milano e della Nazionale Azzurra

Nicolò Melli protagonista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, alla vigilia del test dell’Italia contro la Serbia.


“Questo sarà il mio primo Mondiale, debuttante a 32 anni. Sono orgoglioso di essere qui con questa Italia composta da bravi ragazzi e ottimi giocatori. Siamo un bel gruppo. C’è lo spirito giusto e la voglia di crescere. Questa Italia andrà al Mondiale da outsider. Sappiamo che non siamo favoriti ma ho fiducia che ci faremo valere. Alcuni compagni hanno fatto esperienza all’estero che li ha aiutati ad assumersi più responsabilità uscendo dal confort zone italiana. Però avverto subito i più giovani che non sarà facile sbarazzarsi di me. Per qualche anno voglio ancora indossare l’azzurro”.


Il big man cede volentieri il ruolo di ‘stella’ del gruppo.


“È Simone Fontecchio, che da tempo ha raggiunto un alto livello internazionale e non solo perché è approdato in Nba. Questa Italia andrà al Mondiale da outsider. Sappiamo che non siamo favoriti ma ho fiducia che ci faremo valere”.


Il suo ruolo nelle gerarchie del Poz, che lo definì il giocatore più forte al mondo.


“Mi considero un giocatore importante, diciamo che sono il collante della squadra così come Datome è il giocatore più rappresentativo. Quando ho letto quella frase del Poz pensavo che si trattasse di un titolo del Lercio, il giornale satirico. Invece era tutta sua e l’ha pure replicata. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Poz è così….Ha aumentato quel senso di leggerezza che aveva già introdotto Meo Sacchetti e che aiuta a diluire le responsabilità. Leggerezza in questo caso non significa superficialità ma il piacere di giocare in Nazionale come esperienza da vivere con positività”.



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