Mediterranea Teramo annuncia l’arrivo di Medoune Gueye

La Mediterranea Teramo trova il suo totem d’area nell’intrigante futuribilità di un ottimo prospetto come Medoune Gueye

La Mediterranea Teramo trova il suo totem d’area nell’intrigante futuribilità di un ottimo prospetto come Medoune Gueye. Il secondo tassello del roster 2024-25 è infatti un ragazzo nato in Senegal nel 2001, lo scorso anno protagonista con la maglia del Basket Giovane Pesaro, formazione arrivata vicina a giocare i playoff nel difficile campionato di C Unica, per poi salvarsi agevolmente nel primo turno playout. Una prima esperienza in Italia per un gigante di circa 216 centimetri, giunto a 17 anni in Europa dopo essersi innamorato della pallacanestro nel suo paese d’origine.


Così racconta la sua storia Medoune: "Sin da piccolo sono stato appassionato di calcio ma poi a 16 anni ero già molto alto e ho deciso di provare con il basket. All’inizio non mi piaceva tanto ma poi piano piano è diventata la mia passione. Ho giocato così con la nazionale U18 del Senegal e sono stato visto in Spagna dagli allenatori del Torrelodones, vicino Madrid. Lì sono rimasto per quasi 4 anni e poi ho deciso di venire in Italia a Pesaro. Ho giocato quindi l’ultima stagione con il Basket Giovane Pesaro e mi sono trovato molto bene. Voglio ringraziare tutti li in società per come mi hanno accolto e aiutato. In particolar modo ringrazio l’allenatore Francesco Donati e i dirigenti Roberto Patapello e Rudy Ricci".


E dopo l’esperienza nelle Marche, il lungo 23enne ha deciso di accettare la proposta di coach Simone Stirpe e di venire a Teramo per misurarsi in Serie B Interregionale: "Coach Simone era a Termoli dove ho giocato la Summer League – continua a raccontare Medoune – e ha visto qualcosa in me. Grazie al mio procuratore Paolo Palucci ho potuto parlare con lui e quello che ha detto mi ha convinto. Ha in mente una squadra fatta da giocatori giovani, che vogliono correre e giocare a ritmi alti. Questo è il basket che fa per me. Sono molto alto ma mi diverto a giocare in velocità. E poi voglio migliorare e a Teramo sento che potrò farlo. Il mio sogno è quello di giocare a basket al livello più alto possibile ma so che per realizzarlo dovrò impegnarmi molto ogni giorno".


Sul giovane talento del Senegal ha commentato coach Simone Stirpe: "Siamo felici e soddisfatti per aver preso Medoune. Siamo stati convinti dalla sua voglia di mettersi in gioco in un contesto competitivo come quello della Serie B Interregionale. Il ragazzo sa bene che sposare il nostro progetto presuppone per lui fare dei sacrifici ma parlandoci ho capito che è pronto a sostenerli. E’ un lungo con molti centimetri, ma nonostante l’altezza considerevole ha buona mobilità e controllo del corpo. Ha ottimi margini di miglioramento, è umile, ha voglia di imparare e di mettersi al servizio della squadra. Vuole e merita quindi questa occasione. Lavoreremo tanto con Medoune perché ha il potenziale per ritagliarsi uno spazio considerevole in questa categoria. Inoltre, per il tipo di squadra che faremo, dobbiamo mettere grossa pressione in campo e sapere di avere un lungo come lui dietro a copertura dell’area ci permetterà di essere ancora più aggressivi. Infine voglio ringraziare Paolo Palucci perché ci ha dato una grossa mano per mandare in porto questa operazione".


Detto delle ultime operazioni di mercato in casa TaSp, non possiamo tralasciare in conclusione una considerazione che farà tornare indietro nel tempo tanti tifosi teramani. In questo articolo sono stati infatti nominati Paolo Palucci, Francesco Donati e Simone Stirpe, che ora ricoprono ruoli di comando, chi in panchina e chi dietro una scrivania, ma che in una precedente vita sportiva davano spettacolo in campo. In particolare nella stagione 1994-1995, quando tutti e tre indossavano la maglia dell’allora Teramo Basket in un campionato di B2 dove i biancorossi tentarono la scalata a una Serie B1 sfumata solo agli spareggi.


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