Mattia Palumbo a Sportando: Italbasket, un’enorme soddisfazione. Fisico e dinamismo le mie armi

Mattia Palumbo è uno dei volti “giovani” di questa prima fase di lavoro dell’Italbasket di Gianmarco Pozzecco in vista del PreOlimpico di San Juan

Mattia Palumbo è uno dei volti "giovani" di questa prima fase di lavoro dell’Italbasket di Gianmarco Pozzecco in vista del PreOlimpico di San Juan. Il classe 2000 romano, ha prodotto 11.4 punti di media, 6.3 rimbalzi e 3 assist id media in A2 con la Sella Cento. Ecco le sue parole in un’intervista esclusiva concessa a Sportando.


Hai messo insieme le migliori statistiche della tua carriera in una categoria che hai conosciuto in realtà molto diverse. Ritieni che questa sia stata la miglior annata della tua carriera? E se sì, perché? Sistema di gioco, fiducia dell’allenatore, crescita individuale?


«È stata la miglior stagione della mia carriera, grazie al percorso di miglioramento individuale e al lavoro durante l’anno con coach Matteo Mecacci. Un lavoro importante, non solo a livello di gioco, ma anche per quanto riguarda la leadership e la fiducia che mi ha dato nel corso dell’anno. Tutto questo mi ha fatto performare al meglio».


Riconosci alla Serie A2 un ruolo di laboratorio per i giovani italiani? Credi che un’ulteriore riduzione dell’organico possa essere d’aiuto per riaffacciarsi in futuro alla Serie A?


«Per quanto riguarda l’A2, penso che sia un laboratorio molto interessante per i giovani, perché c’è spazio, il livello è comunque alto e consente una crescita importante. La riduzione dell’organico permetterà di avere un campionato di un livello ancora maggiore, e già la crescita si è vista negli ultimi anni».


Oggi più che di guardie e play, si parla di handler, soprattutto con il crescere del livello europeo. Pensi che questa possa essere la tua arma per tornare in Serie A?


«Il ruolo? Ci si sta spostando verso gli handler, ovvero giocatori in grado di creare dal palleggio con mansioni interscambiabili. Per un eventuale salto, credo che la mia arma a favore sia quella della fisicità e quella di poter ricoprire più ruoli, pur essendo considerato come un handler».


Cosa ti aspetti dall’esperienza con Italbasket? Sarà come un master gratuito? Qual è il giocatore che non vedi l’ora di vedere dal vivo come compagno in Italbasket?


«Italbasket è una grande soddisfazione che arriva al termine di una bella stagione, per cui è anche un riconoscimento per il lavoro svolto nel corso di quest’anno. Sono orgoglioso di farne parte e non vedo l’ora di allenarmi con giocatori di grande esperienza. Non c’è un giocatore in particolare che voglio incontrare, ma confrontarmi con chi fa parte anche di campionati più importanti è molto stimolante».


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