Matteo Boniciolli: In Italia chi si salva ha senso di colpa, chi retrocede è tutto contento

Matteo Boniciolli ha tirato le somme sulla stagione della Givova Scafati dopo la sconfitta con Napoli nel derby. Parole di addio

Matteo Boniciolli ha tirato le somme sulla stagione della Givova Scafati dopo la sconfitta con Napoli nel derby. Parole di addio:


«Ho cercato di fare del mio meglio in una situazione complicata. Quando avevamo raggiunto il massimo della convinzione abbiamo perso in cinque giorni Logan, Strelnieks e Gentile. Uno shock tecnico a cui abbiamo cercato di porre rimedio con gli investimenti del presidente, ma ovviamente non era la stessa cosa.


Ringrazio il presidente Longobardi per avermi dato questa possibilità. L’estate scorsa qualche società mi ha detto che non poteva prendermi perchè non allenavo in Serie A da quattro anni, evidentemente le finali con Udine non sono bastate. Adesso non mi prenderanno per un altro motivo.


Ringrazio il presidente, con lui confronti aperti e a volte anche molto aspri, ma con il massimo rispetto sempre. Parliamo di chi investe per il bene del basket.


Chiusura con punzecchiatura: «Avrei voluto finire la stagione con un record migliore. Ma serve equilibrio nei giudizi. E’ tipico dello sport italiano: chi si salva va a casa con un vago senso di colpa, chi retrocede è tutto contento perché ha lottato fino alla fine».



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