Markel Brown è l’MVP della 26ª giornata di Serie A UnipolSai

Il nativo di Alexandria ha trascinato la sua squadra alla vittoria in volata sul parquet di Trieste



Fonte LBA In un weekend ricco di emozioni e sorprese, alcune costanti sono rimaste tali regalandoci protagonisti che in questa stagione hanno già messo il timbro in numerose partite. Markel Brown (Openjobmetis Varese) vince il premio di miglior giocatore del ventiseiesimo turno superando nei voti Mitchell Watt (Umana Reyer Venezia) e Osvaldas Olisevicius (UNAHOTELS Reggio Emilia).


Le vicende extra-campo che hanno colpito la società non hanno intaccato le prestazioni sul parquet dei ragazzi allenati da coach Matt Brase, ancora una volta incantevoli nel loro gioco grazie al quale hanno regalato una vittoria fondamentale in trasferta all’Openjobmetis Varese. A prendere il controllo del timone è stato Markel Brown, guardia americana fin qui tra le più positive di tutto il campionato oltre ad essere pienamente una delle rivelazioni della stagione. La sfida che metteva la compagine varesina di fronte alla Pallacanestro Trieste è stata tra le più emozionanti della ventiseiesima giornata in un fine settimana pieno di gare dal finale al cardiopalma. Il numero 22 dei lombardi si è distinto con una prestazione decisamente sopra le righe in linea con quelle già registrate lungo il corso della competizione: 27 punti segnati tirando con il 75% da due (3/4), il 50% da tre (5/10) e il 100% a cronometro fermo (6/6); in aggiunta ad una prestazione balistica quasi perfetta ci sono stati i 7 assist distribuiti ai compagni e i 3 rimbalzi raccolti nei 38 minuti giocati. Un vero incubo per gli avversari, i quali sono stati costretti a commettere ben 9 falli ai suoi danni facendolo chiudere con un 36 alla voce valutazione.


"È stato un grande sforzo di tutta la squadra. Abbiamo dovuto dare tutto quello che avevamo contro una grande avversaria che ha dato il massimo qui davanti al suo pubblico. Noi siamo venuti per giocare la nostra pallacanestro, rimanere concentrati e lavorare sodo perché sapevamo sarebbe stata una serata durissima. Io credo in noi, credo in quello che facciamo fin da quando è iniziata la stagione e questa squadra ha lavorato in maniera veramente dura per tutta la stagione. Siamo stati una delle squadre in cima alla classifica, una squadra davvero tosta per tutte le nostre avversarie; noi ogni settimana vogliamo continuare a competere e dimostrare a tutto il campionato che siamo ancora una squadra da zone alte della classifica. Il nostro pubblico è fantastico, ci segue e supporta sempre. Hanno fatto davvero tanti chilometri per venire fin qui; sei ore di macchina da Varese per portare un’atmosfera pazzesca dentro il palazzetto ed è anche per loro che vogliamo competere fino alla fine". Queste le parole di Markel Brown nel post-partita dell’Allianz Dome, il suo gioco da tre punti a poco più di 60" dal termine ha aiutato l’Openjobmetis Varese a portarsi a casa due punti preziosissimi.


Una partita che segue il filo di una stagione giocata sempre a ritmi altissimi, dove spesso è arrivata l’ispirazione giusta per trascinare la squadra alla vittoria e poche volte è mancata quella scintilla. Il nativo di Alexandria ha registrato la sua ottava partita con almeno 20 punti segnati, avvicinandosi nuovamente al suo massimo stagionale – i 30 punti totalizzati contro la Carpegna Prosciutto Pesaro – e alternandosi al compagno Colbey Ross nel ruolo di faro della compagine varesina. Settimo nella classifica marcatori del campionato con 16.4 punti segnati di media a partita, 426 quelli totali in 31.8 minuti; settimo anche nella classifica della valutazione dove registra un dato di 16.7 e un totale di 435, a dimostrazione del livello davvero elevato di pallacanestro che mette sul campo il numero 22. Markel Brown e Colbey Ross sono le due bocche da fuoco principali della Openjobmetis, capaci di segnare 862 punti combinati in 26 partite, sempre partendo nel quintetto iniziale. Infine anche le sue percentuali parlano di un’incredibile efficienza nonostante la mole di tiri presa: 46.4% da due punti (2.0/4.3), 37.9% da tre punti (2.8/7.3) e 77.9% dalla lunetta (4.1/5.2), un incubo per le difese avversarie che difficilmente riescono a prendergli le misure.







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