Marco Ramondino: La pressione deve nascere da ambizione e capacità di mettersi in discussione
Marco Ramondino si racconta a Tuttosport nella settimana che porta la sua Bertram Derthona alle semifinali playoff
Marco Ramondino si racconta a Tuttosport nella settimana che porta la sua Bertram Derthona alle semifinali playoff con la Virtus Bologna.
SUL PREMIO DI COACH DELL’ANNO
"Al di là del premio in sé, il fatto che nel panel dei votanti ci sia una grossa parte di addetti ai lavori fa piacere. Perché conoscono le difficoltà. Ma i premi sono sempre della squadra, dei gruppi di lavoro".
SULLA SQUADRA
“È una squadra diversa, con giocatori molto forti che il club ci ha messo a disposizione. Christon ha giocato una grande stagione, poi è evidente la crescita di Severini. Harper ha messo la disponibilità a fare da eccellente supporto a Christon. Radosevic ha accettato e abbracciato un ruolo di cambio, pur in una squadra di livello più basso rispetto a quelle cui era abituato. Grazie allo spirito di sacrificio, abbiamo ottenuto risultati".
SULLA VIRTUS
"Derthona e Virtus sono squadre molto diverse, con identità e gerarchie diverse. Credo che si tratti di trovare un giusto compromesso tra fare il proprio basket e cercare adeguamenti per limitare il potenziale altrui. Quando giochi con la Virtus e con Milano, devi anche essere concentrato su giocare la propria miglior versione di pallacanestro. Dobbiamo lavorare sui noi stessi ed essere capaci scegliere 4-5 cose prioritarie. Per assurdo contro queste big devi fare meno. La Virtus ha singoli che ti costringono a un gioco difensivo per loro. Se per esempio banale il pick and roll lo gioca Teodosic, è diverso".
SULL’EUROPA
"La pressione non ci deve arrivare dal fare la coppa o dall’avere un budget più importante. Credo debba nascere dall’ambizione di chi deve e vuole migliorare e dal coraggio di mettersi in discussione, uscire dal comfort".