In settimana Marco Ceron ha rivisto il campo con la Germani Brescia . Ecco le sue parole al Corriere della Sera:
«Ero in panchina che incitavo i miei compagni, quelli già in campo o pronti ad entrare. Quando ho sentito il coach gridare il nome Marco, ho pensato tra me e me chi fosse questo Marco. Ho impiegato un secondo a capire che ero io! A quel punto sono corso al cubo dei cambi. Non ricordo neppure dove ho lanciato il sovramaglia. Ho giocato solo 4 secondi ma per me significano molto. È stato un gran bel gesto da parte del coach».
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