Mannion: “I playoff con Varese e poi voglio tornare alle Olimpiadi con l’Italia”
Nico Mannion ha parlato degli obiettivi personali e dell’approdo nella Openjobmetis Varese.
Intervistato su "Tuttosport" da Piero Guerrini, Nico Mannion che sarà protagonista con l’Italia oggi contro l’Ungheria nel match valido per le Qualificazioni ad EuroBasket 2025, ha raccontato le sue sensazioni del ritorno in Italia all’Openjobmetis: "L’approdo a Varese, cercato direttamente da Luis Scola, è stato molto importante. La Serie A è un campionato che conosco e capisco, una famiglia italiana come la mia. Fuori dal campo mi sono trovato subito benissimo. E in campo trovato ho trovato una società in cui allenatore, ds e Luis mi danno tanta fiducia, tanto spazio. Vengo da due anni difficili, loro capiscono che devo ritrovare me stesso. Mi sento molto a mio agio e molto contento di quanto stiamo facendo, come squadra e personalmente".
Sulla Nazionale: "Tornare in questo gruppo è sempre bello: la scorsa estate non c’ero, ma siamo quasi lo stesso gruppo, tutti i ragazzi sono bravissimi. Ci alleniamo sempre molto duramente, ma qui è divertente. Il CT, Poz, dà grande fiducie e la cosa che mi piace di più è che ha relazioni con i giocatori anche fuori dal campo. È difficile trovare un allenatore così, giocare per Pozzecco è differente. È il motivo per cui giochiamo durissimo, capisci che ti vuole bene. Le Olimpiadi? Sono un obiettivo importante, la strada sarà dura a Porto Rico. Però l’abbiamo già fatto una volta, ci saremo fisicamente e con la testa, lo garantisco".
Sugli obiettivi: "Prima di tutto vincere in Ungheria, poi con Varese fare uno sprint per agganciare i playoff. So che è difficile ma c’è un’opportunità. Poi voglio tornare alle Olimpiadi. A Tokyo è stata una bella esperienza ma eravamo in piena pandemia Covid. Questa volta sarà ancora meglio, con tutti gli atleti più forti del mondo, sarebbe fantastico vivere il villaggio e vedere città e tifosi come non era capitato".
Sulla NBA: “La NBA resta un obiettivo, lo sarà sempre e per me lo è stato sin da quando avevo 5-6 anni. Però non ci penso ogni giorno, provo a migliorare. Sono contentissimo di essere qui, l’Italia per me è casa, mi sento molto a mio agio”.