Maccabi Tel Aviv, la tensione con i giocatori stranieri nasce dal taglio salariale
Il Maccabi Tel Aviv sta affrontando una situazione difficile a causa della decisione dei suoi giocatori stranieri di non partecipare alle prossime due partite
Il Maccabi Tel Aviv sta affrontando una situazione difficile a causa della decisione dei suoi giocatori stranieri di non partecipare alle prossime due partite del campionato israeliano.
Questa decisione è stata presa la risposta al taglio unilaterale del 15% dei loro stipendi, una mossa consentita da una clausola contrattuale. Lo riferisce sport5.
Nonostante i colloqui con la dirigenza, inclusi quelli con Shimon Mizrahi, i giocatori non hanno ricevuto garanzie che i salari ridotti sarebbero stati restituiti in futuro, portandoli a non unirsi al resto della squadra per il viaggio in Israele di oggi.
Di conseguenza, Maccabi Tel Aviv dovrà affrontare le imminenti partite contro Hapoel Haifa e Hapoel Be’er Sheva con una squadra composta esclusivamente da giocatori israeliani, alcuni dei quali sono giovani atleti.
Questa situazione potrebbe portare a sanzioni da parte della lega, che richiede alle squadre di schierare i loro giocatori più forti nelle partite di campionato. La situazione è stata confermata ufficialmente da Maccabi Tel Aviv attraverso un comunicato.