Luigi Guselli, nuovo team manager dell’UCC Assigeco Piacenza

Un dirigente nuovo per il ruolo ma forte di una validissima esperienza sportiva

Piacentino di origine (è nato a Bettola il 20 gennaio 1963) lodigiano di vita (per un lunghissimo periodo ha

abitato a Casalpusterlengo, dove 12enne si traferì con la famiglia, e da diversi anni è di stanza al "Campus"

di Codogno). Luigi Guselli, "Gigio" ormai per tutti, è stato "scelto" dall’UCC Assigeco Piacenza per

esercitare il ruolo di team manager della formazione che partecipa al campionato di serie A2.

Un dirigente nuovo per il ruolo ma forte di una validissima esperienza sportiva, valutato dal club come la

migliore opzione possibile per accompagnare la squadra diretta dal coach Stefano Salieri nei perigliosi mari

dell’A2: per caratteristiche di vita e personali, "Gigio" Guselli è l’opzione perfetta per assistere un gruppo

che rappresenta con entusiasmo e passione due territori, lodigiano e piacentino, separati dal fiume Po ma

uniti dall’amore per il basket.

L’infanzia sportiva di "Gigio" è griffata calcio, come tanti bambini italiani, con il San Biagio (Codogno) San

Fiorano e Casale. Una vita sui campi verdi vissuta da giocatore tecnico e potente fino a 26 anni. Momento di

stacco tra il ruolo di giocatore e il passaggio all’attività di dirigente di società con l’inizio come presidente

responsabile dell’attività giovanile dei Cappuccini Calcio (Casalpusterlengo): ruolo svolto con perizia e

competenza per quindici stagioni. Una formazione valida e speciale di lavoro nel cuore pulsante di un club.

Sulla via del calcio, "Gigio" viene folgorato dall’interesse per la pallacanestro. «Beh, è stato come un

fulmine improvviso, amici come Franco Curioni mi hanno introdotto nel mondo del basket, allora

completamente nuovo per me, con un crescendo pazzesco di emozioni che solo uno sporto come il basket sa

regalare – confida il nuovo team manager del club biancorossoblu -. Nel giro di poco tempo alla passione da

tifoso si è unita la richiesta, accettata immediatamente, di dare una mano a livello dirigenziale per la gestione

del "Campus" (siamo nel 2008 ndr) con diverse responsabilità verso, le giovanili e la prima squadra.

Dall’amicizia al lavoro: dal 2015/2016 ho iniziato la gestione in toto del "Campus" di Codogno».

Noto e stimato da tutti dentro e fuori l’ambiente Assigeco, "Gigio" ora cambia ruolo e diventa il team

manager della squadra di A2. «E’ un’altra importante tappa del percorso di vita e di sport che abbraccio con

piacere e grandi stimoli: una scommessa personale che farò di tutto per vincere con soddisfazione mia e della

società. E’ un ruolo ad alto livello che mi permette di proseguire il mio percorso sportivo con la grandissima

possibilità di vivere veramente da protagonista una parte dell’attività dell’Assigeco. Il team manager è un

ruolo fondamentale di filtro tra società e staff tecnico e giocatori. Cosa comprende? La gestione

organizzativa e logistica dell’attività della squadra, la preparazione delle trasferte, la sistemazione dei

giocatori, ad esempio. Un ruolo a tutto tondo che gira intorno al gruppo squadra, da svolgere con presenza

costante, discrezione e tanta volontà».

Il team manager non è un ruolo semplice. «Verissimo, per questo c’è un sacco di entusiasmo e volontà per

riuscire a dare un contributo valido alla squadra e al club, parte di un ingranaggio di gruppo destinato a

muoversi solido e compatto per far funzionare bene il progetto Assigeco. Desidero essere una sorta di

collante e dare una mano a raggiungere la chimica giusta tra squadra, staff tecnico e società contribuendo al

raggiungimento dei risultati sportivi».

Domenica contro Udine l’Assigeco inizia la stagione forte del nuovo team manager. In bocca al lupo. «Non

vedo l’ora di cominciare dopo il progressivo inizio vissuto durante il mese di preseason con amichevoli e

SuperCoppa. Non posso che ringraziare nuovamente il presidente, Franco Curioni, e tutta la società per la

fiducia che mi è stata accordata. Sono pronto a dare il massimo ogni giorno per fare del mio meglio».


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