Luca Vitali annuncia il ritiro: E’ stato un viaggio bellissimo. Ora studio da coach

Luca Vitali, uno dei grandi play del basket italiano, racconta la sua nuova vita su Tuttosport. Ecco tre sue dichiarazioni

Luca Vitali, uno dei grandi play del basket italiano, racconta la sua nuova vita su Tuttosport. Ecco tre sue dichiarazioni.


Il ritiro di Luca Vitali: chi è il mago degli assist di San Giorgio di Piano


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SULLA SCELTA DEL RITIRO


«Uno spiraglio in estate, a inizio stagione avevo già le idee chiare. Ora lo dico. È stato un viaggio bellissimo, la palla a spicchi è stata la prima cosa di cui mi sono innamorato quando ero bambino. Doveva esserci una fine. E mentre maturi la decisione, ti rendi conto della grande fortuna che hai avuto, vivere il tuo sogno. E cogli la fortuna dell’aver incontrato lungo il percorso tutte le persone che ti hanno migliorato come giocatore e persona, attraverso tutte le sfumature. Nelle difficoltà e nei momenti belli. Tutti gli allenatori, i dirigenti, i tifosi. La prima palla in mano a 4 anni, la prima Nazionale giovanile a 16. Ne ho 38, sono davvero fortunato».


SUL FUTURO DA COACH


«Mi piacerebbe tanto, cerco di approcciare a questa nuova esperienza con tutto l’entusiasmo e la passione che sento dentro. E mi piace poter imparare tanto dai migliori. Ho deciso di investire questa stagione per andare in giro e provare a studiare tutti i grandi. Sono partito da Milano con Ettore Messina che mi ha aperto le porte, la sua conoscenza è incredibile. Ibi ho iniziato a girare l’Europa: a Belgrado dal sommo Obradovic e da Sfairopoulos, visitando anche realtà diverse come il Mega Basket che lavora su tanti giocatori di prospettiva Nba, andando a vedere il Chemnitz diretto da Rodrigo Pastore, passando per club piccoli e oculati come Veda, una sorta di Vanoli. Lì allena Martin Schiller che ha fatto G League e allenato Kaunas. Sono stato a Berlino da Israel Gonzalez per studiare la scuola di coach Aito, che ho avuto la fortuna di incrociare come giocatore. Sono stato a Kaunas da Trinchieri. Trinca è un’altra enciclopedia».


SUI RICORDI PIU’ BELLI


«Da giovane la promozione con Montegranaro, poi tutta l’esperienza a Milano. Ma la Nazionale è l’amore più grande. Cantare inno sensazione la sensazione più bella».


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