Luca Baraldi: La tentazione di non giocare è forte, ma scenderemmo comunque in campo

Luca Baraldi, ad della Virtus Bologna: Se le mie ragioni vengono riconosciute in Italia allora mi è più facile farle sentire anche in Europa

Luca Baraldi, ad della Virtus Bologna, anticipa la posizione della Virtus Bologna nell’Assemblea LBA odierna dalle colonne de il Carlino.


La Vu, come noto, spinge per la serrata. E se gli altri club dicessero no? «La tentazione di non giocare è forte, ma scenderemmo comunque in campo per rispetto ai nostri tifosi, ai nostri sponsor e al dottor Massimo Zanetti che continua a finanziare questo progetto con grande convinzione».


SULLE MOTIVAZIONI


«Ci sono almeno tre motivi. Il primo (…) se il Green pass abbassa notevolmente il rischio di contagio non si capisce perché chi ne è titolare non possa sedersi al suo posto, e indossando la mascherina, seguire la partita.  Il secondo riguarda la disaffezione che il pubblico inizia ad avere verso l’evento sportivo. Noi abbiamo una delle migliori tifoserie in Italia, ma nelle nostre due uscite precampionato al PalaDozza abbiamo registrato qualche segno non di disaffezione, ma di paura nel tornare alla vita normale. (Il terzo è economico) Ci sono tante realtà che, grazie al botteghino, erano virtuose e ora fanno fatica anche perché i diritti televisivi nella pallacanestro sono cifre molto piccole. Non vorrei che qualche società imboccasse delle scorciatoie o delle strade pericolose per far quadrare i conti»


SULLE COPPE EUROPEE


«Se le mie ragioni vengono riconosciute in Italia allora mi è più facile farle sentire anche in Europa. Tra l’altro a livello continentale tutti i campi hanno una limitazione superiore al 50% e anche questo crea un problema. Io ricordo bene la semifinale della stagione scorsa a Kazan dove loro avevano un impianto pieno e hanno potuto contare sulla spinta del loro pubblico, mentre a Bologna eravamo blindati e non potevamo far entrare nessuno».


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