Luca Baraldi: Diritti TV? Regaliamoli per un anno alla RAI. LBA a porte chiuse? Voteremmo no

L’ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi, è stato ospite di Tele Santerno: Di solito nello sport non vince il più ricco ma il più bravo, speriamo che sia così

L’ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi, è stato ospite di Tele Santerno. Ecco alcuni passaggi:



SULLO STOP AL CAMPIONATO


«Che sia stato un errore fermarsi è ormai sotto gli occhi di tutti. Era giusto in quel momento fermarsi e stare tutti chiusi in casa. Però poi è altrettanto vero come Spagna e Germania abbiano dimostrato che si potesse giocare. Evidentemente c’è chi, come detto da patron Zanetti, per un motivo o per l’altro, ha fatto pressioni sia a livello di LBA che di FIP per non tornare in campo. Errore gravissimo, così ci si è dimenticati del basket».


SULLA SUPERCOPPA


«Non so nulla, anche sul tema Supercoppa c’è stata confusione. Prima dovevamo essere 18, poi 16, prima c’era Torino in serie A, poi Torino non c’è più… penso e spero che la Supercoppa parta».


SUL CAMPIONATO


«C’è il tema del pubblico: questo basket che non ha diritti TV (nella migliore delle ipotesi incassiamo 100mila euro, non ci paghiamo nemmeno il pullman), che non ha credito d’imposta non credo possa partire senza pubblico. Perlomeno, noi voteremmo contro».


SUI DIRITTI TV


«Sui diritti TV, piuttosto che lavorare per 100mila euro a società sarebbe meglio regalare i diritti alla RAI, almeno ci faccia la produzione e andiamo in chiaro, tornando nelle famiglie italiane. Gandini parla di diritti TV, ma la posizione della Virtus è critica».


SUL PROSSIMO ACQUISTO


«Non è De Colo il nome cui si riferiva Zanetti. Mi spiace che sia uscito questo nome, si fa confusione nei confronti dei tifosi. C’è sempre qualcuno che scrive cose anche se non ne ha contezza, rischia di illudere i tifosi. Noi la stella ce l’abbiamo già, è Milos Teodosic. Stiamo cercando un giocatore che possa far fare un salto di qualità alla squadra, in un contesto dove sono arrivati tre giocatori con certe caratteristiche e ce ne sono altri sette dall’anno scorso».


SU OLIMPIA MILANO


«I rapporti sono buoni, ma abbiamo due mentalità completamente diverse. Io rispetto la loro, spero che loro rispettino la nostra. Milano ha i soldi? I soldi ce li abbiamo anche noi, ma non siamo geneticamente predisposti a buttarli via. Ci mettiamo tanto impegno e tanti soldi, il dottor Zanetti non si pone limiti, ma il mondo dello sport insegna che solo coi soldi non si vince. Di solito nello sport non vince il più ricco ma il più bravo, speriamo che sia così»


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