Luca Banchi: Abbiamo vissuto sul filo del rasoio. Ora ritorno al dilettantismo e squadre B

Coach Luca Banchi protagonista sul QS: Lavorare sul territorio, creare iniziativa, far progredire giocatori indigeni in cui il pubblico possa riconoscersi

Coach Luca Banchi protagonista sul QS. L’ex coach scudettato con Siena e Milano analizza il futuro del campionato di Serie A e di tutto il movimento.

SUL RITORNO AL DILETTANTISMO

«Si è come vissuto sul filo del rasoio, per tanti anni. Il sistema va ridisegnato, a partire dalla struttura dei club, verso una nuova consistenza, una forma di autosussistenza. Le tappe sarebbero il ritorno al dilettantismo, una modulata defiscalizzazione dello sport, e incentivi verso chi investe»

SU VIRTUS BOLOGNA E OLIMPIA MILANO

«Dimentichiamole. Loro sono un modello, sono coloro che portano grandi campioni nel nostro mondo e creano interesse. Sono un esempio, non un sistema da scimmiottare. Lavorare sul territorio, creare iniziativa, far progredire giocatori indigeni in cui il pubblico possa riconoscersi. Capire quel che si è, rispecchiare la volontà di riscatto di tutto il paese dopo questa emergenza»

SULLO SCUDETTO

«Sono un allenatore, conosco la fatica e i sacrifici di ogni giorno per costruire un cammino. Ma l’epilogo è nei playoff, un sistema crudele che proprio per questo oggi non può generare un torto. Nessuno può sentirsi defraudato di qualcosa»

SULLE SECONDE SQUADRE

«Penso alla Germania. Ogni società della massima serie può avere una squadra satellite nelle leghe minori. Il tutto con un tesseramento snello, che permette di giostrare liberamente i giocatori tra i due organici. A Bamberg questo destino toccò a Aleksej Nikolic, oggi giocatore chiave a Treviso. Solo giocando si può lavorare sui giovani, e questa è una strada»