Il basket italiano pensa al futuro, e dal Corriere del Veneto arrivano le proposte del coach veneziano Andrea Mazzon, 25 anni di carriera in giro per il mondo.
“Ripartirei dall’eliminazione del professionismo. Da un ritorno al produrre i giocatori. Da un maxi campionato a 32 squadre stile Nba che mescoli le attuali A1 e A2, divise per conference, magari senza retrocessioni per i primi tre anni: il professionismo va eliminato per ridurre le spese che i club non potranno più affrontare. Il basket andrebbe equiparato a volley e rugby, non si può più far parte di un’enclave come il calcio. Torniamo a un dilettantismo professionistico con meno costi ma garanzie comunque per tutti. Penso anche alle leghe minori. E a tutti quegli allenatori che guadagnano 800 euro al mese per dieci mesi”, ha detto Mazzon.
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