Leka: “Avevamo la scimmia di vincere”
Leka si complimenta con i suoi per la vittoria scacciacrisi, nonostante il pesante gap a rimbalzo subìto dagli avversari
Spiro Leka nel post gara: "Siamo contenti per il risultato. Abbiamo fatto 40 minuti soffrendo. Potevamo gestire meglio l’ultimo minuto, ma avevamo la scimmia addosso. Percentuali basse da tre e 12 rimbalzi in meno, ma li abbiamo costretti a fare più palle perse. Siamo riusciti a fare due zampate nel finale. Avevamo bisogno di un risultato positivo. Avevo chiesto una partita sui 60 punti perché ancora non siamo lucidi. Viviamo alla giornata, ogni 3 giorni c’è una battaglia. Se pensiamo solo di giocare non si vince, dobbiamo battagliare. Bene il linguaggio del corpo. Abbiamo fatto un passo avanti nella gestione dei 40 minuti. Possiamo lavorare meglio nella testa con due punti in saccoccia. Complimenti ai ragazzi e agli avversari che hanno giocato a viso aperto. Noi siamo stati più lucidi nei momenti critici come quando siamo andati sotto di 10. Dobbiamo ringraziare la gente al palas, perché tutti dobbiamo dare una mano. Con tutte le difficoltà e le mancanze che abbiamo dobbiamo fare un patto: questo è un campionato difficile e lungo e dobbiamo stare tutti assieme: i ragazzi e il pubblico. Se li coinvolgiamo come si deve, poi le partite di casa possono diventare anche più facili. Come consistenza difensiva è partito tutto da come abbiamo lavorato sulla palla. Loro non tiravano nel loro habitat naturale, ma da 8-9 metri. Abbiamo concesso a rimbalzo e su questo dobbiamo lavorarci. Negli ultimi minuti siamo stati bravi a difendere sui loro tiratori: sapevamo che avrebbero tirato Pepe e Devoe da fuori. Con me non esiste che si dà palla ad Ahmad e poi ci pensa lui. Dobbiamo vincere o perdere insieme. Però è giusto che nei momenti decisivi si dia responsabilità ai giocatori migliori. Siamo ancora un cantiere con i lavori in corso. Dobbiamo giocare tutti assieme, mano nella mano trovando Ahmad e gli altri. Se giochiamo con più bocche di fuoco, siamo meno scoutizzabili dagli avversari. I rimbalzi offensivi concessi? Chi non è abituato a fare taglia fuori e non guarda l’uomo, puoi anche fargli fare tanti esercizi non serve, bisogna creargli l’abitudine. Loro ci hanno graziato sui secondi tiri, ma i fatti sono che dobbiamo essere più duri e aggressivi a rimbalzo.”