L’Efes, reduce da tre anni di vittorie, sulla strada dell’Olimpia Milano
Milano sfiderà l’Efes nei playoff di EuroLeague
L’Efes è reduce da un triennio in cui è stata chiaramente la miglior squadra d’Europa nel complesso: nel 2019 ha giocato la finale di EuroLeague a Vitoria dopo aver sconfitto in semifinale il Fenerbahce cedendo solo al CSKA Mosca; nel 2020 era al comando della graduatoria quando la stagione è stata sospesa; nel 2021 ha vinto il titolo. Rispetto a quella squadra, è uscito di scena solo Sertac Sanli, il centro turco passato in estate al Barcellona, mentre Elijah Bryant ha rinforzato la batteria degli esterni. Filip Petrusev, centro serbo, MV della Lega Adriatica, ha appunto sostituito Sanli. Per il resto non ha cambiato nulla del nucleo base.
Le guardie – Shane Larkin, secondo quintetto All-EuroLeague nel 2021, è il detentore del record di punti in una singola gara con 49. In questa stagione ha segnato 14.4 punti per gara con 5.4 assist di media e il 93.8% dalla lunetta. È un giocatore dotato di una straordinaria accelerazione, ma tira anche con il 41.4% da tre. Ha giocato quattro stagioni nella NBA con 256 presenze. Vasilije Micic, MVP lo scorso anno sia della regular season che delle Final Four, nazionale serbo, produce 18.1 punti a partita con 4.7 assist e il 58.5% da due. È un play-guardia di taglia fisica, creativo. Il francese Rodrigue Beaubois ha giocato quattro stagioni a Dallas nella NBA dove ha un primato personale di 40 punti in una singola gara. Spesso parte in quintetto, segna 10.1 punti per gara con il 41.7% da tre. È una guardia pura, esplosivo, gran tiratore. Elijah Bryant, tecnicamente ha vinto il titolo NBA a Milwaukee l’anno passato anche se praticamente non ha giocato dopo essere stato firmato per l’ultima parte di stagione dopo due anni al Maccabi e tre totali in Israele. Si tratta di un’altra guardia duttile (5.2 punti per gara), di buona taglia fisica. Il settore è completato dal Capitano Dogus Balbay, Erten Gazi e Bugrahan Tuncer, tutti poco utilizzati.
Le ali piccole – Kruno Simon, che ha giocato due anni a Milano, è un’ala piccola creativa, di grande intelligenza e trattamento di palla. Mancino (7.0 punti di media, praticamente infallibile dalla lunetta), 37 anni, è alla quinta stagione all’Efes. La sua alternativa, anche se Coach Ergin Ataman gioca anche con tre piccoli contemporaneamente, è James Anderson (2.8 punti, 2.9 rimbalzi di media), alla quarta stagione all’Efes, la settima in EuroLeague, dopo 247 gare nella NBA (un anno in quintetto base a Philadelphia).
Le ali piccole – Kruno Simon, che ha giocato due anni a Milano, è un’ala piccola creativa, di grande intelligenza e trattamento di palla. Mancino (7.0 punti di media, praticamente infallibile dalla lunetta), 37 anni, è alla quinta stagione all’Efes. La sua alternativa, anche se Coach Ergin Ataman gioca anche con tre piccoli contemporaneamente, è James Anderson (2.8 punti, 2.9 rimbalzi di media), alla quarta stagione all’Efes, la settima in EuroLeague, dopo 247 gare nella NBA (un anno in quintetto base a Philadelphia).
Le ali grandi – Adrien Moerman è alla quarta stagione all’Efes, ma in EuroLeague aveva già giocato con tre differenti squadre francesi più con il Darussafaka e il Barcellona. È un’ala forte pura dotato di grande tiro (42.5% da tre quest’anno, 9.1 punti di media) e duro a rimbalzo (5.3). L’alternativa è l’esperto Chris Singleton (3.6 punti e 2.4 rimbalzi di media) che può giocare anche da centro. Questo è il suo terzo anno all’Efes, il settimo in EuroLeague.
I centri – Lo scorso anno in quintetto partiva Sanli, quest’anno il ruolo di starter è affidato spesso al tedesco Tibor Pleiss (9.1 punti, 4.3 rimbalzi) che sa colpire da fuori come dimostra il suo 45.5% da tre in stagione. Ha giocato anche nella NBA, un anno a Utah. L’altro centro è Bryant Dunston, uno dei superveterani della competizione, primo di sempre nelle stoppate. È la sua nona stagione in EuroLeague, la settima all’Efes dopo aver sostituito Kyle Hines all’Olympiacos. Segna 7.1 punti per gara con 3.2 rimbalzi. Filip Petrusev, che ha giocato in America, a Gonzaga, è un centro di tendenze offensive, 22 anni, 5.4 punti di media, 65.2% da due.
Il coach – Ergin Ataman, che ha allenato in Italia a Siena e alla Fortitudo, allenatore dell’anno nel 2021, ha vinto anche l’Eurocup con il Galatasaray prima di tornare all’Efes. Ataman è il settimo allenatore nella storia dell’EuroLeague per partite vinte e quarto dietro Zeljko Obradovic, Ettore Messina e Javi Pascual per gare allenate.
La stagione – Come l’anno passato, l’Efes ha vissuto una stagione in rimonta. Complice un calendario inizialmente severo, ha perso le prime quattro partite e cinque delle prime sei, poi si è assestata su livelli più consoni al proprio potenziale ed è arrivata al quinto posto conclusivo, in parte causato dal rendimento esterno: tra le squadre che parteciperanno ai playoff, è quella che ha perso più gare in trasferta, 11. La gara di Istanbul contro l’Olimpia era la sua ultima chance di acciuffare il vantaggio del fattore campo. Ha chiuso comunque con la terza differenza canestri dell’intera EuroLeague.
Fonte: Ufficio stampa Olimpia Milano.