Le partecipanti alla BCL supportano il format delle FInal Eight

Le partecipanti alla BCL supportano il format delle FInal Eight

Dopo l’annuncio, molte delle dieci squadre ancora coinvolte nella competizione hanno pubblicamente espresso il proprio supporto alla decisione presa

La Basketball Champions League ha annunciato martedì che il proprio Board ha preso la decisione unanime di riprendere e concludere la stagione 2019-2020 con l’organizzazione di una Final Eight, basata su una competizione ad eliminazione su gara singola, che si svolgerà tra il 30 settembre ed il 4 ottobre.

Dopo l’annuncio, molte delle dieci squadre ancora coinvolte nella competizione hanno pubblicamente espresso il proprio supporto alla decisione presa:

– Burak Gören, Coach di Türk Telekom:

“La BCL vuole continuare la competizione. Questa è una buona cosa. Nel farlo, hanno messo al primo posto la salute, che è molto importante per noi. BCL ha proposto una soluzione molto serie e rapida. Hanno deciso insieme ai club e si sono messi al lavoro molto in fretta e con la salute di tutti al centro. Hanno dimostrato di prendersi cura della salute della società e di atleti allenatori, dipendenti e tifosi. Li ringrazio davvero. Ora, quando ci saranno le giuste condizioni, continueremo il nostro percorso facendo il meglio.”

– Makis Aggelopous, Proprietario AEK Athens (Sport FM):

“BCL ha dimostrato di riflettere immediatamente su come affrontare la situazione. La salute è stata il primo fattore preso in analisi. L’affidabilità il secondo: non volevamo una Final 4 o Final 8 tanto per farle, per dire di averle fatte. Volevamo avere un evento che desse nuova energia alla competizione.”
“Prima di tutto, volevamo farlo nel modo giusto. Incoronare la squadra campione. Sarebbe stato semplice portare 4 squadre in una palestra vuota, giocare quattro partite e finire così. Non avremmo onorato la competizione. Non ha senso nel basket. Se lo facciamo, dobbiamo farlo bene. Ovviamente ci sono svantaggi: noi, come AEK, avevamo forse il miglior roster della nostra storia. Ma nella vita vince chi si adatta meglio, non il più forte. Questo è il motivo per cui gli esseri umani sono sopravvisuti e non i dinosaruri.”
I nuovi investitori della competizione sono d’accordo e hanno accolto la decisione con favore. Hai l’opportunità di trasformare un problema in un’opportunità, cosa molto cara negli Stati Uniti. Questa è una delle ragioni per cui hanno investito. Pensano che la competizione decollerà. Il merito va a chi la sta guidando.”
Non so di nessuna squadra che vuole andarsene dalla competizione e giocare in competizioni ECA. So proprio il contrario.”

L’evento è cresciuto e molto in fretta. Ha guadagnato molta credibilità. La pietra miliare della strategia sono i campionati nazionali. La partecipazione alla BCL arriva come bonus della tua performance in campionato. Questo è stato apprezzato in molti paesi.”

– Félix Sancho, Presidente di San Pablo Burgos (EL CORREO):

“Sono contento perché è qualcosa per cui ho lottato. La stagione deve finire e abbiamo proposto una Final Eight in una data che crediamo sia buona. Oggi ho parlato con Patrick Comninos – CEO della competizione – e mi ha ricordato di quel meeting che abbiamo avuto a maggio a Madrid quando abbiamo richiesto di partecipare a questa stagione. Gli avevo già detto allora che avremmo voluto ospitare la Final Four e lui era sorpreso, ora mi ha spiegato perché.”

– Félix Hernández, Presidente di Tenerife (EL DIA):

“La BCL non ha voluto cancellare la stagione, sia perché la squadra campione dovrà poi giocare nella coppa Intercontinentale e sia per la distribuzione del premio. Il problema sarà aggiustare le date se la ACB dovesse riprendere. Speriamo di aver quel problema perché vorrebbe dire che avremo sconfitto il virus.”

– Reynaldo Benito, Presidente di Casademont Zaragoza (EL HERALDO):

“L’accordo raggiunto per concludere la stagione è un’ottima notizia per noi, abbiamo sempre sostenuto la volontà di concludere la stagione – anche nella lega ACB. Casademont resta un candidato forte per la vittoria della BCL, anche se ora avremo davanti un viaggio più arduo e movimentato. Rimandare il round decisivo a ottobre è certamente un problema significativo, sia da un punto di vista sportivo che finanziario.”