Torna il Punto di Sportando per parlare di campo, e fuori campo, nel pieno rispetto delle nostre prerogative dal primo giorno in cui ci siamo messi in moto.
AX ARMANI EXCHANGE MILANO – 1
L’era di Livio Proli si chiude con un fallimento sportivo, ed è certamente il retrogusto beffardo dello sport per chi ha preso una società sull’orlo del fallimento portandola ad essere traino del movimento, con una licenza illimitata in EuroLeague e strutture sportive all’avanguardia. Il tutto senza dimenticare i titoli, che sono stati tanti, ma certamente inferiori a quel che potevano essere.
Ora si cambia, e il manager di Mondovì lancia un messaggio chiaro: «Pianigiani è sotto contratto, andrà avanti anche la prossima stagione. Abbiamo parlato con la proprietà, una settimana fa, chi esce sono io, lui è confermatissimo». Come a dire, io Pianigiani l’ho scelto, io Pianigiani l’ho difeso, io Pianigiani l’ho conservato. Con i migliori strumenti possibili. Da questo momento in avanti, ogni scelta sarà figlia della nuova dirigenza. Non legata a me. Non imputabile a me.
AX ARMANI EXCHANGE MILANO – 2
Come detto, ora si cambia. La prima scelta era Gianluca Pascucci, dirigente cui Livio Proli avrebbe lasciato con favore le sue redini. Ma il percorso di questo uomo di basket pesarese resta in Nba, approdando a Minnesota. Allora, ovvio che ogni strada porti a Maurizio Gherardini, certamente non poco interessato pur nell’agio dorato e ambizioso di casa Fenerbahce. Il contatto esiste, destinato ad entrare nel concreto solo dopo la conclusione della stagione turca.
E in panchina? Due i nomi credibili. Ettore Messina, sfumata l’occasione Cleveland Cavaliers, è a un bivio. L’Nba, evidentemente, non ha saputo credere in lui fino in fondo, e al tempo stesso la dinastia degli Spurs è giunta al termine dai giorni del «caso» Kawhi Leonard. L’Olimpia è stata contatto reale anche in passato, oggi certe congiunzioni astrali paiono davvero favorevoli.
Poi, Xavi Pascual. Un coach che avrebbe continuità tecnica con Simone Pianigiani, con pedigree europeo di primissimo piano, e un rapporto fortissimo con Mike James. L’uomo da cui l’Olimpia Milano, in campo, deve necessariamente ripartire. In quanto fenomeno, pur con la tendenza all’ «hero mode».
PS. Andrea Cinciarini firmerà un triennale e Vladimir Micov un biennale.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Il basket ha bisogno di storie, non di favole. In questa era social dove tutto deve essere «grandioso», accontentiamoci per una volta della normalità, senza eccedere in termini retorici.
Questa Sassari, appunto, è una storia. Non una favola. Un libro con una premessa forte, solida, dal nome Stefano Sardara (5 coppe in bacheca). Un libro con un’introduzione veemente e competente, il lavoro di scouting di Vincenzo Esposito e Federico Pasquini. Un libro che diventa «romanzo di formazione», dove ogni tassello trova il suo giusto posto grazie a Gianmarco Pozzecco. Questo è un libro programmato, non frutto della genialità di una notte.
Genialità, termine peraltro coniato da Gianni Petrucci per Stefano Sardara stesso. Obiettivamente, anche alla luce dell’impegno torinese, difficile dargli torto. Al crepuscolo dell’era di Livio Proli, è oggi questo dirigente sassarese il volto numero uno del nostro movimento.
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