LBA, miglior quintetto Umana del mese di gennaio

Napier, Mannion, Lundberg, Weems e Bilan




Le quattro giornate di campionato che hanno aperto il primo mese del 2024 hanno consegnato ai posteri prestazioni degne di nota, numerosi canestri della vittoria e nuovi protagonisti che si sono meritati un posto nel miglior quintetto di gennaio. Lo spot di playmaker e di guardia se lo sono aggiudicato Shabazz Napier (EA7 Emporio Armani Milano) e Niccolò Mannion (Openjobmetis Varese) con Gabriel “Iffe” Lundberg (Virtus Segafredo Bologna) a chiudere la batteria di esterni. Kyle Weems (Bertram Derthona Tortona) si è preso la posizione di ala grande, mentre Miro Bilan (Germani Brescia) ha conquistato per il secondo mese consecutivo il ruolo di centro nel dream team Umana della Serie A UnipolSai.



Shabazz Napier – EA7 Emporio Armani Milano


Il suo ritorno all’ombra della Madonnina è stato accolto con grande entusiasmo dai tifosi, i quali avevano ben impressi i bei ricordi lasciati lo scorso anno dal nativo di Roxbury. Il record di 12-6 è frutto soprattutto del cambio di rotta che il classe 1991 ha fatto prendere all’Olimpia Milano: da quando è tornato a disposizione di coach Ettore Messina sono arrivate cinque vittorie – quattro su quattro nel mese di gennaio – una sola sconfitta e l’imbattibilità casalinga; l’imprevedibilità del numero 13 non ha lasciato scampo alle avversarie, le quali si sono ritrovate spiazzate e messe in ginocchio dalla sua velocità, oltre che dalla sua abilità nel recuperare palloni per far ripartire la transizione offensiva. I numeri messi a referto dal playmaker americano nel mese di gennaio parlano chiaro: 14.0 punti tirando con il 65% da due, il 60% da tre e il 75% a cronometro fermo, ai quali ha potuto aggiungere 4.5 assist, 3.8 falli subiti, 1.0 recupero e 17.0 di valutazione in 25.0 minuti di media. Già a conoscenza dei meccanismi voluti dal proprio capo allenatore, ‘Bazz’ si è ripreso la squadra sulle spalle e aiutato da un gruppo di estremo talento ha potuto conquistarsi un posto nel miglior quintetto del mese.


Niccolò Mannion – Openjobmetis Varese


Premi settimanali, premi mensili, canestri della vittoria e massimi in carriera. Con questi presupposti non poteva non esserci un posto per il classe 2001 tra i migliori cinque giocatori del mese. Il suo ritorno ha aggiunto un’altra dose di talento alla Serie A UnipolSai, così come al roster della Openjobmetis Varese che dal suo arrivo ha conquistato quattro vittorie e due sconfitte (arrivate negli scontri con Umana Reyer Venezia e Virtus Segafredo Bologna); due successi in queste quattro settimane, l’ultimo – contro la Vanoli Cremona – griffato dal nativo di Siena in un finale al cardiopalmo. Il record di 7-11 in campionato pone la squadra allenata da coach Tom Bialaszewski in scia per un posto ai play-off dopo aver scacciato momentaneamente le paure portate dalla zona bollente della classifica; la chimica instaurata tra il prodotto di Arizona University e il compagno Olivier Hanlan sta infiammando i seggiolini della Itelyum Arena, gasata alla possibilità di godersi una coppia così prolifica e votata all’attacco. Quando si vede la facilità con cui il numero 4 si è adattato ai nuovi schemi ci si dimentica quasi delle sue statistiche, le quali però mettono in risalto quanto di straordinario fatto fin ora: 22.2 punti (51.2% da due, 46.4% da tre, 93.8% ai liberi), 5.7 assist e 22.7 di valutazione, numeri significativi in sole sei partite e che potrebbero candidarlo a qualcosa di più ambizioso con il prosieguo della stagione.


Gabriel “Iffe” Lundberg – Virtus Segafredo Bologna


Il ruolo di sesto uomo all’interno del roster bolognese sembra cucito su misura per il danese, diventato un fattore decisivo nel quarto periodo, momento della gara in cui viene pervaso da una trance agonistica che non lascia scampo agli avversari. A gennaio sono arrivate tre vittorie e una sconfitta, un record di 13-5 utile per posizionarsi sull’ultimo gradino del podio e una serie di prestazioni clutch che hanno permesso al classe 1994 di ottenere la sua prima selezione all’interno del miglior quintetto del mese. In questo arco di tempo, il nativo di Copenaghen è sempre andato in doppia cifra stabilendo anche il suo massimo in carriera con i 20 punti segnati contro la UNAHOTELS Reggio Emilia; successivamente sono arrivate altre prestazioni degne di nota come i 16 punti nella sfida con la Happy Casa Brindisi, i 12 punti in 17 minuti contro la Openjobmetis Varese e i 18 realizzati contro la Generazione Vincente Napoli. Oltre ai 16.5 punti di media nel solo mese di gennaio, il contributo dell’esterno danese si è visto anche in altre zone del campo testimoniato dai 3.5 rimbalzi, dai 2.8 assist, dai 2.5 falli subiti che gli hanno permesso di registrare un 19.3 di valutazione in appena 22.3 minuti di impiego. Il suo contributo non è passato certo inosservato agli occhi di coach Luca Banchi, il quale lo conserva come asso nella manica per mettere in ghiaccio la contesa.


Kyle Weems – Bertram Derthona Tortona


L’arrivo di coach Walter De Raffaele non ha giovato solamente alla compagine piemontese in termini di vittorie quanto all’intero gruppo, il quale ha ritrovato consapevolezza nei suoi mezzi. A beneficiarne maggiormente è stato il nativo di Topeka nella sua nuova dimensione di sesto uomo di lusso, un ruolo che gli ha permesso di vestire i panni di leader della second unit e di ottenere un posto nel dream team di gennaio. Nel primo mese dell’anno, la Bertram Derthona si è costruita la fama di miglior difesa del campionato con appena 67.5 punti subiti; una sola sconfitta nella sfida contro l’EA7 Emporio Armani Milano a fronte di tre successi tra cui quello contro l’allora capolista Umana Reyer Venezia. Il minimo comune denominatore ha le sembianze del numero 34, il quale ha saputo tenere alta la testa ed utilizzare la propria esperienza a vantaggio dell’intera squadra, così da riportare Tortona ad un passo dalla zona play-off – complice un record di 8-10 – un piccolo miraggio solo fino al mese scorso. Oltre a questa lista di attributi non riportati dalle statistiche, i numeri messi a referto dal classe 1989 ci dicono molto sul suo impatto nel mese di gennaio: 13.3 punti frutto del 61.9% da due, del 50% da tre e del 60% ai liberi; alla fase realizzativa unisce il solito apporto costante sui due lati del campo con 3.3 rimbalzi, 1.5 recuperi e 12.3 di valutazione in 24.3 minuti di media.


Miro Bilan – Germani Brescia


L’unico volto noto di questo dream team di gennaio è quello del nativo di Sebenico, inserito nel miglior quintetto anche nel mese di dicembre. Il primo posto in classifica con un record di 14-4 è di per sé un traguardo di cui tenere conto e nonostante il nuovo anno sia iniziato con la sconfitta sul parquet della Happy Casa Brindisi, la compagine bresciana ha prontamente dimostrato di non sentire la pressione delle inseguitrici, infilando tre vittorie di fila con uno scarto medio di 21.3 punti. Il classe 1989 è diventato in poco tempo molto più di un semplice pivot old school che ama portare a scuola i suoi avversari tra una giocata spalle a canestro e un clinic sul piede perno; la sua capacità di adattarsi all’idea di gioco voluta da coach Alessandro Magro gli ha permesso in breve tempo di trasformarsi in un centro moderno. Secondo ex-aequo per valutazione media (19.5), primo ex-aequo per rimbalzi catturati (8.2), quarto per plus/minus (+8.9) e terzo per percentuale dal campo (60.7%), il cestista croato ha mantenuto – se non migliorato – le sue medie nel corso del mese di gennaio: 13.3 punti (65.7% dal campo), 8.0 rimbalzi (5.0 difensivi e 3.0 offensivi), 3.0 assist, 1.3 recuperi, 19.8 di valutazione e +13.5 di plus/minus in 22.3 minuti di media. Passi da gigante come quelli che stanno portando il numero 2 della Germani Brescia ad essere sempre più seriamente un candidato perfetto al premio di miglior giocatore della stagione.





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