LBA Awards 2024 – I 5 candidati al Best Under 22 of the year – IBSA

LBA, i 5 candidati alla vittoria del premio Best Under 22 of the Year – IBSA, premio che celebra il miglior giocatore nato dal 1° gennaio 2002 in poi.

Oltre a stelle già conclamate, questa annata della Serie A UnipolSai ha visto emergere giovani promesse del basket italiano, ossia i candidati al Best Under 22 of the Year – IBSA, premio che celebra il miglior giocatore nato dal 1° gennaio 2002 in poi.


VOTA QUI tutti gli LBA Awards 2024 presented by UnipolSai.


Davide Casarin – Umana Reyer Venezia


In una singola stagione è passato da "timido" ragazzo a guardia difensiva di spessore, capace di tenere fisicamente ogni singolo avversario. A soli 20 anni è già un veterano essendo lui alla sesta stagione con presenze nella Serie A UnipolSai, una statistica che non può passare inosservata quando si parla dei futuri talenti che andranno a calcare i parquet del nostro campionato. Coach Neven Spahija ci ha visto lungo, riservandogli a poco a poco un posto da titolare che non ha più perso, proprio per questa sua capacità di giocare sempre più da “veterano” e con un bagaglio offensivo sempre più colmo; per il prodotto di scuola Reyer sono arrivati 5.7 punti, 2.8 rimbalzi, 1.9 assist e 6.3 di valutazione in 19.4 minuti di impiego medio.


Quinn Ellis – Dolomiti Energia Trentino


L’infortunio a stagione in corso non lo ha scalfito minimamente, perché il talento e la determinazione per rimanere a contatto con i grandi del campionato è sostanzialmente nel suo DNA. La giovane guardia britannica ha saputo ritagliarsi il suo spazio uscendo dalla panchina, questo grazie anche all’intuizione di coach Paolo Galbiati che ha visto nel classe 2003 un elemento in grado di spaccare la partita a proprio piacimento. Quinn Ellis ha anche dimostrato di avere la giusta faccia tosta, dato che non si fa remori a gestire i possessi della Dolomiti Energia nei momenti decisivi; nei 21.7 minuti spesi sul parquet sono arrivati 6.3 punti, 2.9 rimbalzi, 2.8 assist e 6.3 di valutazione, a testimonianza di quanto sia stato capace di spaziare sui due lati del campo alla sua prima stagione tra i professionisti-


Leonardo Faggian – NutriBullet Treviso Basket


Lui stesso ha detto che il sangue argentino presente nelle sue vene è ciò che gli consente di scendere in campo con autorevolezza e con quella garra necessaria per non mollare un centimetro nemmeno nelle partite già indirizzate. Il classe 2004 non ha sofferto troppo la partenza complicata di Treviso, anzi è proprio da queste "ceneri" che ha saputo cogliere gli insegnamenti più preziosi, dando così a coach Frank Vitucci l’aiuto necessario per virare in direzione salvezza. Quando si dice che i numeri non sono tutto bisogna crederci, perché la statistica nuda e cruda (1.4 punti, 0.9 rimbalzi e 0.7 assist in 10.8 minuti di impiego medio) non dà minimamente risalto alla stagione di un ragazzo capace di passare dai pochi scampoli di minuti concessi a giocare tutte e trenta le partite del campionato.


Mouhamed Faye – UNAHOTELS Reggio Emilia


Quando si lancia un giovane nello starting five fin dalle prime battute della stagione, il pensiero è quello di voler fare una scommessa; quando lo spot occupato dal giovane è quello di centro, gli interrogativi iniziano a diventare sempre più frequenti per via dell’importanza di avere un sistema difensivo ben collaudato. Il classe 2005 però è fatto di una pasta totalmente diversa, poiché in poche stagioni si è trasformato in un rim protector fatto e finito, definito il "nuovo" Clint Capela dal compagno di squadra Tarik Black. Le prestazioni in stagione sono state una più preziosa dell’altra a partire dalle prime giornate di campionato fino al suo massimo in carriera da 24 punti, 10 rimbalzi e 31 di valutazione registrato contro la Generazione Vincente Napoli, passando per il quarto di finale di Frecciarossa Final Eight in cui ha tenuto a bada l’attacco della Virtus Segafredo Bologna. Le cifre medie messe a tabellino sono da capogiro e questo per lui è sicuramente solo l’inizio: 7.9 punti, 4.9 rimbalzi, 1.2 stoppate e 9.2 di valutazione in 18.4 minuti di media.


Saliou Niang – Dolomiti Energia Trentino


La scuola trentina ha lanciato nella stessa stagione due giovani di grande prospettiva, entrambi meritevoli di finire tra i candidati al premio di “Best Under 22” del campionato. Dopo aver stracciato record su record durante la IBSA Next Gen Cup (leggendaria la prova da 41 punti, 11 rimbalzi, 11 assist con 65 di valutazione contro Sassari), il classe 2004 ha deciso di ripetersi con i grandi mostrando la propria tecnica tanto in Serie A quanto in EuroCup; dieci partite nello starting five sulle tredici da lui disputate, ripagando totalmente la fiducia concessagli da coach Paolo Galbiati. Nei 13.1 minuti di media in cui ha tenuto gli scarpini allacciati, il nativo di Dakar ha messo in piedi 5.0 punti, 3.1 rimbalzi, 1.2 assist e 7.2 di valutazione; questi numeri sono stati senza ombra di dubbio un ottimo punto di partenza per il numero 7 della Dolomiti Energia Trentino, che ha già dimostrato come anche tra i “grandi” il suo atletismo e i suoi istinti per il gioco siano di primissimo livello.


Vai al sito

Potrebbero interessarti

Video