La Supercoppa 2024 è dell’Olimpia! Bologna scappa, Milano si rialza e vince all’overtime 98-96

Gara incredibile all’Unipol Arena, con un grande secondo tempo la squadra di Messina rimonta la Virtus e conquista la quinta Supercoppa della propria storia

La Frecciarossa Supercoppa 2024, primo appuntamento ufficiale della stagione, termina oggi con la finale tra Olimpia Milano e Virtus Bologna (campione in carica e vittoriosa nelle ultime 3 edizioni).


Dopo aver sconfitto in semifinale rispettivamente Venezia e Napoli, le due squadre che rappresentano l’Italia in Euroleague si affronteranno per la 38° volta dalla stagione 2020-21 ad oggi.

Terza sfida in finale di Supercoppa tra Milano e Bologna, 1-1 il confronto con successo EA7 per 75-68 nel 2020 e vittoria Virtus 90-84 nel 2021. Entrambe con 4 trofei, la vincitrice di questa sera si porterà a -1 dalla Mens Sana Siena (6 trionfi).


All’Unipol Arena di Casalecchio di Reno palla a due in programma alle 18.00, diretta su DAZN, Eurosport 2, NOVE e DMAX. Messina e Banchi confermano i 12 delle semifinali di ieri.


Nebo apre le danze della finale, Shengelia riprende subito da dove aveva lasciato (2+1) ma capitan Ricci entra bene nel match, tripla dell’ex e 5 pari dopo tre minuti con schiacciata di Zicic. Il centro replica in semi-gancio, Clyburn brilla con due triple in fila e coach Messina deve interrompere la sfida, sull’inchiodata in contropiede solitario di Shengelia per il +8. Nebo è (l’unico) faro dell’attacco Olimpia, Belinelli serve l’assist all’ex Efes e Pajola, nonostante l’esitazione, va a segno dall’angolo con il canestro del 20-11. Tonut batte la difesa in arresto e tiro, Milano recupera qualche comodo punto dalla lunetta ma grazie alle giocate di Morgan le Vu Nere chiudono avanti 26-17 il primo quarto.

Tucker regala immediatamente la doppia cifra di vantaggio, Polonara risponde a Leday e, nonostante il primo sussulto di Shields, la Segafredo prende il largo: pioggia di triple e 37-22 a tabellone al 14′. Nebo e Clyburn raggiungono quota 10 punti personali, il danese realizza con fallo e si iscrivono alla finalissima anche Dimitrijevic prima e Belinelli poi, con Bologna ampiamente al comando sul netto +16. L’EA7 cerca di ridurre le distanze prima della pausa, Bolmaro converte il recupero ma sulla sirena Shengelia fissa il punteggio sul 47-36 dell’intervallo. 2/14 dall’arco per Milano, 7/16 per i padroni di casa.


L’Olimpia cerca di rientrare a contatto con la tripla di Dimitrijevic ed i primi punti di Mirotic, il montenegrino sale di livello (7 in un amen) e nonostante gli sforzi del solito Shengelia gli ospiti si riavvicinano a soli due possessi, timeout sul parquet con coach Banchi che richiama la squadra in panchina. Nebo si fa notare anche in difesa con la stoppata, sfruttando il tecnico a Bellinelli il gap si riduce sino al 51-53 ed è l’ex Bulls che consegna la parità, 12 punti personali in 5 minuti e finale riaperta. Il sorpasso porta la firma del neo centro di Messina, con i bonus già raggiunti si va tanto in lunetta e dopo le bombe di Bolmaro e Polonara è Tucker che fa esplodere di gioia il pubblico di Casalecchio di Reno, prezioso nuovo +6 che infiamma la Unipol Arena. Mirotic dall’arco continua nel suo quarto di onnipotenza, la Virtus resta però avanti 69-64 a dieci minuti dal termine.

Gli animi si scaldano, in campo e sugli spalti, dopo un paio di chiamate degli arbitri, Shields torna a segnare e Dimitrijevic sigilla dalla distanza il nuovo pareggio, dopo due minuti di ultimo periodo. Shields ruba palla a Clyburn ma Morgan è lesto e recupera subito il possesso, con il danese che commette fallo e successivo tecnico (numeri 3 e 4) che lo mettono momentaneamente fuori dal match. Dopo i tiri liberi Virtus è Bolmaro con la tripla ad impattare ancora nel punteggio, anche Mirotic commette il suo quarto fallo mentre la Virtus perde Clyburn, che rientra in spogliatoio per un colpo alla spalla. Polonara segna e subisce un fondamentale sfondamento, l’italo-argentino ha le responsabilità dell’attacco EA7 ma dall’altra parte è Shengelia che dalla spazzatura regala due punti vitali a Bologna. Dimitrijevic sfrutta la seconda occasione conquistata a rimbalzo offensivo per pareggiare a quota 77, Clyburn torna fortunatamente in campo e con il 2/2 di Leday l’Olimpia torna avanti, entrando negli ultimi due minuti del match. Hackett buca la difesa in penetrazione, Mirotic rimette piede sul parquet ed è subito tripla con Segafredo a ri-sorpassare grazie ai liberi di Morgan ed all’appoggio da sotto di Polonara. Shields viene stoppato da Clyburn con 21 secondi da giocare, l’ex CSKA subisce fallo (quinto di Mirotic) ma è solo 1/2 e così dall’altra parte Nebo inchioda in tap-in (dopo l’errore ancora di Shields) per il pareggio, lasciando 5.6 secondi a Bologna. La tripla sulla sirena di Clyburn è storta, la finale di Supercoppa si deciderà all’overtime!


Shengelia risponde a Nebo in avvio di overtime, Polonara approfitta del tanto spazio per segnare da tre ma Milano è sempre lì, alley-oop Dimitrijevic-Nebo con il centro che però esagera nell’esultanza e viene fermato con un sanguinoso fallo tecnico che vale il +2 Virtus. L’ala di Italbasket si esalta con un’altra tripla, Leday reagisce a tono (5 in fila) ed è ancora parità, merito anche della super stoppata del centro ex Maccabi su Shengelia. L’attacco milanese trova alla perfezione Bolmaro che con freddezza non sbaglia dall’arco, Leday ruba palla sotto canestro ed il numero 10 in maglia bianco-rossa è letale dalla linea dei tiri liberi, un perfetto 2/2 che vuol dire +5 per i campioni d’Italia con 20 secondi appena da giocare. Milano ruba palla ma la butta clamorosamente via, Clyburn alimenta le ultime speranze con il canestro del -2 ma 3.3 secondi sono davvero pochi per sperare di prolungare la finale. Dopo il timeout l’EA7 riesce a fatica a rimettere palla in campo, Shields guadagna la lunetta, sbaglia entrambi i liberi ma è sufficiente per consegnare a Milano un’incredibile vittoria, 98-96 sulla Virtus Bologna e quinta Supercoppa per l’Olimpia!


Qui il tabellino completo della finale.


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