La storia del basket. È venuta prima la prima la palla o il cesto?
Gli sport che oggi infiammano gli stadi sembrano essere esistiti sempre; come se fossero nati per evoluzione darwiniana insieme all’essere umano
Gli sport che oggi infiammano gli stadi sembrano essere esistiti sempre; come se fossero nati per evoluzione darwiniana insieme all’essere umano. La realtà è che tutti hanno avuto un’origine e sono spesso cambiati, in modo anche sostanziale, nel corso dei decenni. E poi la classica domanda: è venuta prima l’idea del canestro o quella del pallone ruvido e palleggiabile da tirarci dentro? Gli appassionati di basket oggi possono non solo guardare le partite del cuore dal cellulare, ma anche puntare schedine live o dedicarsi al gioco d’azzardo su https://bizzocasino.com/de/casino/slots o altre piattaforme. Ma come ha avuto inizio la febbre della pallacanestro?
La storia di questo sport ha inizio alla fine dell’Ottocento in una palestra di Springfield, una cittadina del Massachussets dove il professore di educazione fisica James Naismith si arrovellava da giorni per inventare un gioco da far fare ai propri studenti durante l’inverno. I requisiti erano tanti: bisognava trovare un’attività sufficientemente faticosa da non far sentire il freddo, ma nemmeno troppo intensa, e adattarla alla piccola palestra dell’istituto scolastico della YMCA. Ed è qui che si risolve la prima diatriba: la palla è effettivamente venuta prima del canestro.
Il pallone originario altro non era che quello da calcio, scelto non tanto per la capacità di rimbalzare, quanto piuttosto per il materiale relativamente leggero che lo rendeva meno pericoloso qualora gli studenti se lo fossero tirato addosso. Sempre attento alla sicurezza, Naismith creò un primo regolamento rudimentale che riducesse al minimo il contatto fisico, limitando i passaggi alla zona centrale del campo. L’idea era di impedire che un giocatore corresse con la palla in mano e venisse, quindi, dribblato o spinto dagli avversari con l’intento di portargliela via.
Il ragionamento all’origine del canestro di oggi è affascinante e curioso. Naismith prese ispirazione da un gioco in voga tra i bambini del suo quartiere, che si sfidavano lanciando sassi per centrare un obiettivo a terra lontano da loro. Sostituendo il sasso con un pallone da calcio, il professore scelse dei semplici cesti per la frutta per rendere le regole ancora più difficili. Non era infatti più sufficiente, come con le pietre, centrare l’obiettivo, ma bisognava calibrare la forza perché il pallone entrasse e rimanesse nel cesto, senza rimbalzare fuori.
Il cesto rialzato da terra non è stata un’evoluzione recente, ma un’idea dello stesso Naismith per impedire ai giocatori di formare una barriera fisica, qualora questo fosse stato appoggiato al pavimento. La prima partita della storia mise gli studenti talmente in difficoltà che solo un fortunato riuscì a centrare l’obiettivo, facendo vincere la propria squadra 1 a 0. Il nome dato a questo gioco fu da subito quello di basketball, che unisce la parola cesto, o canestro, a quella della palla. Ecco perché in italiano esso è noto come pallacanestro oppure con il diminutivo di basket.
Curiosamente fu proprio un evento drammatico come la Prima guerra mondiale a portare questo sport a livello globale, introducendolo involontariamente in Europa tramite i soldati americani che vi erano stanziati a combattere. I cambiamenti più importanti si ebbero nel decennio successivo alla creazione del basket con l’introduzione prima di cesti metallici fatti su misura e poi, nel 1912, dell’iconico canestro bucato. Sempre in questo periodo si iniziò a pensare a un sostituto per il pallone da calcio e quando la celebre azienda Spalding introdusse un modello in grado di rimbalzare meglio, anche le regole cambiarono per consentire ai giocatori di correre palleggiando.
La prima lega delle squadre di pallacanestro fu fondata negli anni Venti come American Basket League, che si divise più volte nei decenni successivi fino ad arrivare alla celebre NBA dei giorni nostri. A oltre 130 anni di distanza da quella prima partita in molti si chiedono quali saranno le nuove evoluzioni di questo sport nel secolo a venire.