La settimana europea delle squadre italiane
Trento, Bologna e Milano chiamate a difendere le proprie mura, impegni in trasferta per Venezia e Brescia
Smaltito l’effetto del doppio turno di Eurolega in una settimana ricca di partite, tornano in campo tutte e cinque le compagini del nostro campionato per rispettare i loro impegni europei. Ad aprire le danze è l’Umana Reyer Venezia impegnata in EuroCup martedì alle ore 19.30 contro Bourg en Bresse; il giorno seguente la Germani Brescia affronta il Prometey in trasferta (ore 18), mentre la Dolomiti Energia Trentino chiude lo scenario ospitando i London Lions alle ore 20. Chiuso il capitolo EuroCup a fare capolino sarà l’Eurolega: giovedì (ore 20.30) la Virtus Segafredo Bologna affronta il Panathinaikos alla Virtus Segafredo Arena; il discorso coppe europee viene poi concluso dall’EA7 Emporio Armani Milano e dall’impegno casalingo di venerdì ore 20.30 contro l’ASVEL Villeurbanne.
EUROLEGA
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – PANATHINAIKOS ATHENS
(Giovedì 19 gennaio ore 20.30, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)
Il cammino convincente dei ragazzi di coach Sergio Scariolo è stato fermato da due sconfitte casalinghe consecutive, l’ultima controversa per 83-85 contro l’Olympiacos che ha messo i bianconeri al tredicesimo posto con record 8-11. A Bologna arriva un’altra compagine ellenica, il Panathinaikos uscito vittorioso dall’ultima gara contro il Maccabi Tel Aviv e ora ad una sola partita dai felsinei (record 7-12). La squadra alleata da coach Dejan Radonjic si affida alle scorribande di Dwayne Bacon, esterno con il vizio del canestro che monopolizza il maggior numero dei possessi in mano ai greci; la seconda soluzione offensiva – con sporadici lampi in difesa – è Derrick Williams, altro talento esplosivo sotto il canestro avversario, non sempre impeccabile nelle scelte ma che ad Atene sta dimostrando maggiormente le sue doti di leader. Nel ruolo di playmaker Nate Wolters prova a dare la scossa con soluzioni da oltre l’arco e gestendo in maniera lungimirante la sfera in fase di costruzione; il giovane Georgios Kalaitzakis occupa il ruolo di guardia tiratrice in maniera atipica, agendo più come elemento difensivo e meno come tiratore. A completare il quintetto c’è Arturas Gudaitis, centro lituano elegante nel gioco in post basso e nell’uso del piede perno, arma in più nel pitturato contro lunghi poco mobili. Le soluzioni affidabili dalla panchina sono parecchie e coach Radonjic sa come sfruttarle al meglio: Paris Lee è il terzo miglior realizzatore della squadra, attira l’attenzione delle difese grazie alla sua velocità in penetrazione e alla propensione nel tiro da oltre l’arco; il rientrante Marius Grigonis ha qualche minuto nelle gambe per sfruttare la sua esperienza e il suo talento mettendo in difficoltà la retroguardia assicurando punti e soluzioni ai biancoverdi. Mateusz Ponitka è il collante perfetto tra i due lati del campo, poiché riesce ad essere determinante sia come aiuto per la difesa sia come realizzatore da aggiungere all’attacco. A chiudere la lista dei backup è Georgios Papagiannis, rim protector di 220 centimetri che può essere utilizzato anche come soluzione sui pick and pop grazie alla sua mano morbida dai 6.75 metri. Infine possibile spazio per l’ala Eleftherios Mantzoukas e per la guardia classe 1999 Panagiotis Kalaitzakis. Nella A1 Ethniki – campionato nazionale greco – il Panathinaikos ha battuto l’Aris 96-79 salendo a 10-2 di record e tenendosi ben saldo al secondo posto dietro l’Olympiacos.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – LDLC ASVEL VILLEURBANNE
(Venerdì 20 gennaio ore 20.30, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)
Dopo la striscia di tre vittorie in fila, successivamente per gli uomini di coach Ettore Messina sono arrivate altrettante sconfitte e le due subite nel doppio turno hanno condannato i meneghini al penultimo posto con record 6-13. Al Forum arrivano i francesi dell’ASVEL, fanalino di coda dell’Eurolega (record 6-13) allenati da TJ Parker e in caduta libera dopo i cinque k.o. consecutivi. Il comando del gioco è in mano all’esperienza e al talento di Nando De Colo, playmaker dotato di estrema intelligenza che in questa stagione si sta sdoppiando per essere d’aiuto in entrambe le metà campo; ad affiancarlo nel ruolo di esterno c’è Jonah Matthews pronto a dare il proprio contributo con le sue doti di realizzatore, ma allo stesso tempo aiutando il francese nel gestire i possessi. Nel ruolo di ala piccola si alternano Amine Noua e Charles Kahudi: il primo sfrutta la sua dimensione di 3&D per garantire punti in transizione da oltre l’arco e difesa forte sul portatore; il secondo aiuta maggiormente all’interno dell’area specialmente nella lotta a rimbalzo, tuttavia in fase offensiva si fa trovare anche lui pronto sugli scarichi per colpire dai 6.75 metri. Nelle ultime uscite, coach Parker ha provato il giovanissimo Zaccharie Risacher – classe 2005 – come ala forte mettendo così in risalto le sue doti atletiche e il suo profilo di two-way player in una competizione di alto livello come l’Eurolega. Sotto le plance il monolitico Youssoupha Fall scuote i tabelloni e domina il pitturato grazie ai suoi 221 centimetri, un pericolo a rimbalzo dove riesce a garantire seconde chance alla squadra. Dalla panchina il talento non è enorme, ma l’ASVEL prova ad alzare il ritmo per mettere a proprio agio i suoi interpreti: la small-connection tra Retin Obasohan e Parker Jackson-Cartwright deve portare freschezza e rapidità alle transizioni dei francesi, con una gestione minore del playmaking e una maggiore concentrazione di penetrazioni in area. Antoine Diot e David Lighty sono gli altri due specialisti a disposizione: il primo impiegato come guardia tiratrice con il compito di offrire anche difesa sul portatore; il secondo utilizzato come elemento di disturbo in area e pronto per essere servito sugli scarichi da fuori. Infine Yves Pons è il freak atletico sui due lati del campo a cui viene lasciata libertà di agire a seconda del quintetto in cui viene inserito. Nel campionato francese l’ASVEL Villeurbanne occupa il sesto posto con una gara in meno, poiché giocherà il posticipo questa sera alle ore 20 contro Le Mans con cui condivide il record (9-7).
EUROCUP
MINCIDELICE JL BOURG EN BRESSE – UMANA REYER VENEZIA
(Martedì 17 gennaio ore 19.30, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)
Vittoria schiacciante per 89-69 nell’ultimo turno contro Ulm, questo è il biglietto da visita degli orogranata prima della sfida al vertice contro i francesi distanti una sola partita. Il Bourg en Bresse – primo con record 7-3 – aveva chiuso il 2022 con due sconfitte e si è ripreso superando il Cluj in Romania per 79-88 riprendendosi così la testa della classifica. La squadra allenata da coach Frederic Fauthoux ha rotazioni lunghe e cambi che non lasciano spazio ad una precisa interpretazione del piano partita. La coppia formata dalle ali James Palmer Jr. e Isiaha Mike è imprescindibile ed infatti sono gli unici due ad essere sempre partiti nello starting five: i due spaziano su tutto il parquet con il loro atletismo, trovando il canestro sia all’interno dell’area sia oltre l’arco; inoltre hanno grande senso del tempo in difesa e questo li aiuta a recuperare numerosi palloni. Axel Julien non è un grande realizzatore, ma gestisce la sfera con sicurezza e si prodiga nella lotta a rimbalzo; Frantz Massenat – vecchia conoscenza della nostra Serie A – si prende maggiori responsabilità al tiro concludendo dal palleggio e al ferro, cercando di lucrare qualche tiro dalla lunetta. Nel ruolo di centro si alternano Kevin Kokila e Pierre Pelos, due lunghi non estremamente alti: il primo più legato alla zona del pitturato e il secondo più dotato tecnicamente dunque più duttile anche in fase offensiva. La stella del Mincidelice è Jordan Floyd, il quale però trova la sua dimensione in uscita dalla panchina: in grado di spaziare sui due lati del campo e come realizzatore all-around e come difensore sul pallone, questo permette al coach di tenerlo sul parquet con quintetti differenti; Hugo Benitez lo spalleggia come compagno di reparto sgravandolo di alcuni possessi e sfruttando la sua gravity per ricevere e stracciare la retina. Maxime Courby serve a dare fisico nel ruolo di ala e centimetri in area, ma può certamente ricoprire ogni zona del parquet avendo nel repertorio buona mano nel tiro dai 6.75 metri e buona visione di gioco. Amida Brimah è il centro designato per alzare il livello difensivo intorno alla zona del pitturato: con i suoi 212 centimetri è un pericolo per chi si avventura in area, ottimo timing nello stoppare e intimidatorio a rimbalzo; tuttavia è falloso e poco mobile, perciò facilmente aggirabile e lascia spazio al compagno Alexandre Chassang quando esce fuori dal gioco. Nell’ultimo turno della LNB Betclic Elite – campionato nazionale francese – il Bourg en Bresse ha vinto 69-68 contro Fos-sur-Mer una gara al cardiopalma e occupa il quinto posto con record 10-7 in attesa della sfida tra le inseguitrici.
PROMETEY SLOBOZHANSKE – GERMANI BRESCIA
(Mercoledì 18 gennaio ore 18, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)
Il cammino della squadra allenata da coach Alessandro Magro continua spedito dopo aver ottenuto la terza vittoria consecutiva nell’ultimo turno ai danni dello Joventut Badalona per 85-75. Insidiosa la trasferta di Riga contro gli ucraini del Prometey, il cui record di 6-4 – avanti una partita rispetto al 5-5 di Brescia – è frutto di tre successi in fila, l’ultimo quello sul Lietkabelis per 72-80. Il capo allenatore Ronen Ginzburg affida le chiavi dell’attacco in mano a Gian Clavell, guardia americana capace di creare per se stesso dal palleggio e diventare un pericolo in area quando decide di penetrare nel traffico; per questo motivo il maggior numero di possessi passa dai suoi polpastrelli e trova tanto spazio durante il corso della partita. Al suo fianco si alternano Denys Lukashov e una guardia maggiormente propensa alla difesa come Issuf Sanon, sebbene quest’ultimo sfrutti la sua esplosività per arrivare al ferro. I "gemelli" DJ Stephens e DJ Kennedy rappresentano le migliori soluzioni della squadra in qualità di esterni: entrambi dotati di grande atletismo, abilità nel proteggere il ferro, difendere la propria metà campo e riescono a coprire uno i difetti dell’altro. Ondrej Balvin è il tipico lungo saldamente legato al suo ruolo nel pitturato, là dove sfrutta i 217 centimetri di cui madre natura lo ha fornito per dominare a rimbalzo, stoppare ed essere efficace negli appoggi a canestro. La prima soluzione dalla panchina è Caleb Agada, ala piccola capace di alzare il ritmo di squadra innescando i tiratori e sfruttando i tagli degli esterni; inoltre la sua rapidità nell’entrare in area diventa un pericolo per le difese avversarie che spesso sono costrette a fermarlo con un fallo. I nuovi arrivati Marek Klassen e James Dickey III stanno portando nuove soluzioni a coach Ginzburg: il primo è un playmaker votato alla difesa e alla gestione del possesso, perciò meno propenso a cercare il tiro; il secondo ha caratteristiche simili a Balvin nella rim protection, ma garantisce maggiore atletismo e mobilità nel gioco in post. Infine possibili scampoli anche per le ali Ivan Tkachenko e Oleksandr Lypovyy come elementi di disturbo nelle fasi calde della gara. Il Prometey sta dominando il campionato lettone-estone con un record di 18-1 ed una partita in meno rispetto alla seconda classificata; nell’ultimo turno ha ottenuto una vittoria schiacciante per 104-75 contro il Valmiera Glass Via.
DOLOMITI ENERGIA TRENTO – LONDON LIONS
(Mercoledì 18 gennaio ore 20, Sky Sport Arena ed Eleven Sports)
La rincorsa ai play-off dei ragazzi di coach Emanuele Molin si è complicata dopo aver subito la seconda sconfitta consecutiva per mano del Promitheas (84-71) nell’ultima giornata. Per migliorare il record di 2-8 serve una vittoria contro dei London Lions in difficoltà, reduci da tre sconfitte di fila ed un record di 4-6 che li tiene al settimo posto. Le rotazioni sono corte ma l’allenatore Ryan Schmidt ha le sue certezze a partire da Sam Dekker: l’ala americana è il miglior talento a disposizione dei britannici e combina un atletismo fuori dal comune ad un’ottima visione del canestro, oltre alla generosità nel mettere in ritmo i propri compagni. L’architetto della squadra però è il nuovo arrivato Jordan Taylor, playmaker con incredibile visione di gioco e capacità di crearsi un tiro pericoloso dai 6.75 metri; Luke Nelson lo affianca con il compito di preservarlo dalla difesa avversaria e successivamente creare le spaziature che permettano la buona riuscita del flusso di gioco. La zona del ferro è presidiata da Tomislav Zubcic e da Kosta Koufos: l’ala grande croata è una minaccia in situazioni di pick and pop grazie alla sua precisione da oltre l’arco, inoltre la sua presenza nel pitturato attira l’attenzione degli avversari costretti a commettere fallo per fermarlo; il centro americano naturalizzato greco invece è un abile bloccante e rollante sui pick and roll, nonostante la stazza la sua mobilità gli permette di avere buon tempismo per stoppare ed essere efficace a rimbalzo. Le alternative dalla panchina non sono molte con Aaron Best e Mo Soluade a ricoprire il ruolo di specialisti da oltre l’arco senza avere grande bagaglio tecnico come playmaker, compito che potrebbe essere affidato per alcuni minuti al giovane Bradley Kaboza; l’assenza di Vojtech Hruban è una tassa da pagare soprattutto a livello fisico e per questo non è da escludere la presenza del classe 2004 Zamoku Weluche-Ume, ala esplosiva e prospetto da tenere sotto osservazione. Nel ruolo di centro di riserva Josh Sharma ricopre un ruolo fondamentale per dare fiato al titolare, ma soprattutto per aggiungere centimetri e lunghe leve sotto i tabelloni. Con quattro gare in meno rispetto alla seconda classificata, i London Lions sono saldi al primo posto con record 13-2 dopo aver superato 60-84 i Caledonia Gladiators nell’ultimo turno di campionato; nel weekend – con la British Basketball League in pausa – hanno superato il turno nel BBL Trophy vincendo 89-53 contro i Worthing Thunder.